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Azienda Agricola Mansutti

Il territorio
L’azienda
brrovada
rape brovada
brovada

    Fiume Torre

    Fiume del Friuli orientale, il fiume Torre è uno dei principali affluenti dell’Isonzo. Nasce in una delle parti d’Eur…
    L’azienda
    brrovada
    rape brovada
    brovada
      Il territorio

      Fiume Torre

      Fiume del Friuli orientale, il fiume Torre è uno dei principali affluenti dell’Isonzo. Nasce in una delle parti d’Eur…

      La Storia

      La nostra Azienda nasce a partire da Giuseppe, padre di Fulvio Mansutti ora attualmente titolare dell’impresa. Giuseppe, classe 1929, seminava oltre 10 ettari interamente a mano, come aveva da sempre fatto e come gli avevano da sempre insegnato.

      Le rape prodotte erano totalmente commercializzate per la produzione di brovada, grazie alla forma particolare, alle caratteristiche organolettiche: amarognolo e dolce, che contraddistinguevano le rape Mansutti.

      Col passare degli anni, i debiti vennero pagati e iniziarono anche altri investimenti: acquistarono trattori ed espansero la produzione di rape in molti nuovi campi. Già da allora La società agricola Mansutti si fece notare per la brovada tipicamente friulana, con un caratteristico sapore che la contraddistingue dalle altre concorrenti. La produzione di brovada a livello industriale inizia però quando, nel 1976, la famiglia Mansutti decide di vendere gli animali di sostentamento e di dedicarsi totalmente alla produzione di rape dal colletto viola e di brovada.

      Nasce così la vera e propria azienda che perdura ancor oggi, rappresentando attualmente una delle maggiori produttrici di questo alimento.

      Tutt’ora l’azienda viene gestita dall’attuale titolare Fulvio Mansutti e dal figlio Luca, perito agrario. La produzione di brovada è notevolmente aumentata nel tempo ma da sempre nel pieno rispetto delle tradizioni, mantenendone la tipica qualità e sapore. La Società Agricola Mansutti Fulvio & c. è stata una azienda capofila per l’ottenimento della BROVADA DOP.


      Le tradizioni

      Questo piatto tipico della nostra regione costituiva una delle principali riserve di “verdure” invernali, da accompagnare al muset, così da trarre un po’ di energia nelle intense giornate lavorative invernali. Ancor oggi la ricetta tradizionale è mantenuta costante e ferma nel tempo, come allora.

      Le rape vengono fatte fermentare in grossi tini alternate a strati di vinacce a bacca rossa provenienti dai vigneti del collio friulano. Tale processo delicato è rimasto intatto per anni, in modo da mantenere vivi gli usi di un tempo e per continuare a tramandare ancora questo prodotto nel corso delle generazioni.

      I prodotti

      Le varietà di rape utilizzate per la produzione della Brovada sono quelle dal colletto viola. E’ questo l’ecotipo selezionato nel corso degli anni che racchiude le migliori caratteristiche per un’ottima preparazione del prodotto.

      Le rape vengono seminate nel periodo che va da fine luglio ad agosto, per averle quindi pronte dalla metà di settembre. Questa data, infatti, è molto stretta alla lavorazione del vino: i sottoprodotti (vinacce) non sono gettati ma vengono riutilizzati per la produzione di questo contorno molto povero ma ricco di tradizioni. In questo periodo autunnale le rape vengono raccolte manualmente o anche grazie all’aiuto di macchine apposite; vengono selezionate e mondate di radichette e di foglie direttamente nel campo di coltivazione e successivamente portate in azienda per essere lavate.

      Sono quindi sistemate in tini, alternate a strati di vinaccia di uve rosse friulane fino al riempimento del recipiente che viene rabboccato con acqua. L’ultimo strato deve coincidere con uno di vinaccia, per formare il cosiddetto “cappello”. Esso viene alla fine pressato con dei pesi per mantenere uno stato di anaerobiosi e garantire così il processo fermentativo.

      Si lascia quindi alla natura il suo corso: i batteri lattici, lieviti e batteri acetici naturalmente presenti nelle rape e nelle vinacce, trovano le loro condizioni favorevoli per attuare la fermentazione che provvederà alla stabilizzazione del prodotto stesso e alla produzione degli aromi tipici della Brovada. Le rape vengono lasciate nei tini per un periodo non inferiore a 40 giorni cioè quando la rapa, tagliata a metà, presenta la parte più interna con un caratteristico colore rosato, un buon aroma di vinaccia e un sapore acido senza sentore di vegetale fresco. Le rape vengono tolte dai tini, pelate e tagliate a striscioline, confezionate in sacchetti e pronte per il consumo.