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Prosciutto

Prosciuttificio Prolongo

Perché scegliere il prosciutto di San Daniele del Prosciuttificio Prolongo?

La particolare attenzione del Prosciuttificio Prolongo è di affidarsi non solo a carni italiane, ma di scegliere nello specifico solo carni friulane, in particolare delle province di Udine e Pordenone. Questo gli garantisce un contatto costante e diretto con i fornitori. Inoltre viene posta attenzione anche verso il sale. Esso viene infatti prelevato da una salina di un parco naturale, che rende il sale puro e con una bassa quantità di agenti inquinanti.

Come avviene la stagionatura del prosciutto di San Daniele?

Il prosciutto di San Daniele è caratterizzato da una stagionatura al naturale: all’interno del salone di stagionatura, infatti, vi sono tantissime finestre, una ogni metro, che circondano i vari prosciutti. In questo modo il prosciutto di San Daniele riceve una doppia ventilazione: al mattino soffia un vento fresco e asciutto proveniente dalle Alpi Carniche, mentre al pomeriggio il vento proviene dal Mar Adriatico e l’aria risulta più calda e umida. Questa tipologia di stagionatura è tipica del territorio di San Daniele e permette di ottenere un buon prosciutto, ricco di sapori e profumi.

Che cos’è la sugnatura?

Durante il processo di stagionatura, vi è un momento in cui le cosce di prosciutto vanno protette. La loro protezione avviene tramite la sugnatura, un impasto di grasso di maiale mescolato con farina che viene cosparso su tutta la parte esterna della coscia. Questo processo viene fatto a mano e permette al prosciutto di stagionare per un altro paio di mesi, fino al decimo/undicesimo mese; successivamente le cosce verranno trasferite nella cantina, caratterizzata da un’assenza di ventilazione.

Dove può essere prodotto il San Daniele?

Il prosciutto di San Daniele è un prodotto di nicchia, può essere infatti realizzato solo all’interno del comune di San Daniele, un’area quindi molto ristretta che però va a garantire la possibilità di accedere al microclima di questo luogo.

Birre

Il luppolo e la filiera corta

L’azienda agricola di Antonio Venier si espande per dieci ettari e lungo la sua estensione vi è una parte in cui viene coltivato il luppolo e una parte di terreno dedicato all’orzo distico. In Friuli-Venezia Giulia, Venier è stato il primo a intraprendere la strada della filiera corta, la quale punta a stabilire una relazione diretta tra consumatore e produttore.

Come viene coltivata la pianta del luppolo?

Il luppolo cresce in altezza, per tale motivo ha bisogno di grandi pali per potersi arrampicare con facilità; alla base dei pali è stato costruito un impianto di irrigazione, perché la pianta ha bisogno di traspirazione, soprattutto nei mesi estivi. Per la raccolta del luppolo viene utilizzata una macchina apposita che facilita il lavoro. Durante questa operazione il cono viene separato dalle foglie, per essere poi essiccato e infine messo sottovuoto a basse temperature, poiché la luppolina si ossida molto facilmente e così facendo rischia di dare sapori sgradevoli.

Perché è importante la sala degustazione?

Nella tap-room vengono assaporate le varie birre prodotte a Villa Chazil e durante la loro degustazione vengono associate a prodotti tipici locali. Nell’agribirrificio si possono trovare otto birre alla spina e alcune in bottiglia.

Quali sono le origini del nome e del logo dell’ agribirrificio Villa Chazil?

Le origini del nome risalgono al fatto che il paese più vicino al birrificio si chiama Villacaccia e il suo toponimo, risalente al 1145, è Villa Chazil. Per quanto riguarda la scelta del simbolo, invece, Venier ha scelto un simbolo che rappresentasse un attaccamento alla terra, ma senza risultare banale nella sua scelta. Il riccio è stato ritenuto l’animale ideale, in quanto protetto anche dal contadino.

Com’è organizzata la cantina di un agribirrificio?

La cantina è composta da tre tini: il tino di ammostamento, filtro e bollitura. All’interno di questi tini viene prodotto il mosto, il quale successivamente grazie ai lieviti viene trasformato in birra. All’ interno della cantina vi sono anche dei tank di fermentazione e di maturazione.

Formaggio

Latteria sociale di Coderno


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