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Ramandolo

11,18 

13 disponibili

ramandolo

Ramandolo 2015

Pezzatura: 500 ml

Prezioso, elegante, grande vino da meditazione… e non solo

Vino bianco dal colore giallo dorato intenso, il profumo esalta aromi di frutta esotica secca, dolce leggermente tannico, è un vino da meditazione o da abbinare con formaggi molli, Brie, Gorgonzola.

Produttore

Azienda agricola Vizzutti

L’azienda agricola Vizzutti di Sandro e Marco è composta da tanti piccoli appezzamenti sparsi sul territorio di Nimis…

Territorio

Nimis – Ramandolo

Situata tra boschi di faggi, olmi e acacie e tra dolci colline, Nimis è un’antica fortificazione romana ed è oggi ter…

Abbinamenti

Gubana, formaggi stagionati, foie gras

Versatile con Gubana, formaggi stagionati e foie gras

Produttore

Azienda agricola Vizzutti

L’azienda agricola Vizzutti di Sandro e Marco è composta da tanti piccoli appezzamenti sparsi sul territorio di Nimis…

Territorio

Nimis – Ramandolo

Situata tra boschi di faggi, olmi e acacie e tra dolci colline, Nimis è un’antica fortificazione romana ed è oggi ter…

Abbinamenti

Gubana, formaggi stagionati, foie gras

Versatile con Gubana, formaggi stagionati e foie gras
  • Vino bianco dal colore giallo dorato intenso, il profumo esalta aromi di frutta esotica secca, dolce leggermente tannico, è un vino da meditazione o da abbinare con formggi molli, Brie, Gorgonzola.

    50cl – 13% vol
    Servire a 13°-15°

  • Ramandolo DOCG:  un vino passito dai riflessi dorati, morbido e “dolce e non dolce”, ma sempre sorretto da una giusta acidità che gli conferisce doti di straordinario equilibrio. La tannicità delle uve di Verduzzo Giallo da cui ha origine aggiunge eleganza e capacità di resistere alle insidie del tempo. Ramandolo è anche il nome della minuscola frazione del comune di Nimis, nei Colli Orientali del Friuli, quasi al centro del ristretto areale di produzione. Un vino che, sin dall’antichità, porta il nome della località di produzione e non quello del vitigno, esprimendo dunque l’intimo legame con il territorio di produzione.

    Un tempo messo nei tini con bucce e raspi, il Ramandolo è oggi prodotto nel rispetto delle antiche tradizioni. Le viti sono allevate quasi sempre alla “cappuccina”; mentre le uve sono vendemmiate, di norma, verso la fine di ottobre, permettendo così al frutto di concentrare un’adeguata quantità di zucchero. L’appassimento (in cassette o sui graticci) viene completato in cantina; la pigiatura avviene nella prima metà di novembre.

    Il Ramandolo è oggi una vera e propria rarità: sono poco più di 150.000 le bottiglie prodotte ogni anno. E’ un vino di grande eleganza, a partire dalla sua veste color oro, talvolta con riflessi buccia di cipolla. 


Produttore

Le diverse zone permettono una selezione attenta delle varie tipologie di uve che andranno a determinare la qualità dei futuri vini.
La tradizione centenaria della produzione del Ramandolo ci lega ad una storia tramandata verbalmente che oggi si coniuga con equilibrio alla moderna tecnologia.
Risale infatti ai primi del 1400 la prima citazione scritta del vino Ramandolo in un menù servito a papa Gregorio XII.
Fiori all’occhiello della nostra produzione enologica sono Ramandolo D.O.C.G., Picolit D.O.C.G. e Refosco, vini antichi già prodotti sul nostro territorio probabilmente prima dell’arrivo dei Romani.
I filari di viti che si inerpicano sui pendii scoscesi ricalcano le linee disegnate dalla natura, rispettate da sempre dal viticoltore,  plasmate qualche volta a forza di braccia e piccone. Il profumo di centinaia d’anni di storia è racchiuso nel nostro prodotto principale, il Ramandolo.


Territorio

Sorge a Nimis uno dei più antichi luoghi di culto del Friuli, la pieve dei SS. Gervasio e Protasio, edificata attorno al secolo VIII. Alla fine degli anni Sessanta vi fu condotta una ricognizione archeologica che risalendo fino all’epoca tardo antica e portò alla luce alcuni frammenti di rilievi. Fra questi, un interessante frammento in arenaria e calcare con scolpite in rilievo, fra l’altro, due diverse forme circolari, consumate forse dal calpestio: una composta da sei cerchi concentrici e l’altra che disegna una sorta di ruota a sei raggi.

La ruota è un segno molto frequente nelle rappresentazioni celtiche e nelle sculture gallo-romane. Il sole era considerato dai Celti uno degli elementi fondamentali dell’universo e caratterizzava tutto ciò che è bello, amabile, splendido. Ma la ruota è anche rappresentazione del mondo, del cambiamento e del ritorno, del succedersi delle stagioni, del giorno che segue la notte, della fecondità e dell’abbondanza.

Partendo da questi simboli è stato disegnato il marchio del Ramandolo: la figura a cerchi concentrici ha il colore prezioso del sole, il giallo della conoscenza, dell’illuminazione, dell’oro metallo perfetto; il colore biondo intenso del frumento maturo, lo stesso che ornava il capo degli eroi e degli dei celtici, quello raggiunto dal Ramandolo dopo la vendemmia tardiva, l’appassimento all’aria del Bernadia, l’arricchimento in legno e l’affinamento in vetro.

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Abbinamenti

Versatile nell’abbinamento, si sposa con il tradizionale dolce friulano – la Gubana – ma anche con formaggi stagionati e foie gras; ed è, sicuramente, grande vino da meditazione o da abbinare con formaggi molli, Brie, Gorgonzola.