Skip to main content

Spedizione Gratuita da €69,90, e da €85,90 per ordini contenenti prodotti *deperibili  *per cui è necessaria la spedizione refrigerata.


* Per quanto riguarda il trasporto refrigerato, il nostro fornitore non copre purtroppo tutte le zone d’Italia, controlla prima se il tuo CAP e la tua Provincia sono serviti.

I 170 km del Tagliamento: Re selvaggio dei fiumi alpini e cuore pulsante del Friuli Venezia Giulia!

Fiume Tagliamento con le Alpi sullo sfondo
Fiume Tagliamento con le Alpi sullo sfondo

Immaginate un corso d’acqua che si snoda libero e indomito, un gigante che dalle vette innevate delle Alpi Carniche si fa strada fino a baciare le calde sabbie dell’Adriatico. Questo non è un fiume qualunque, ma il Tagliamento, l’ultimo grande fiume selvaggio d’Europa, un gioiello di biodiversità e un simbolo indiscusso del Friuli Venezia Giulia.

Con i suoi 170 chilometri di lunghezza e un bacino idrografico di quasi 3.000 chilometri quadrati, il Tagliamento non è solo un’entità geografica, ma un’anima viva che modella il paesaggio, influenza il clima e custodisce storie millenarie. Il suo nome, che secondo alcuni deriverebbe dal latino “Tiliaventum“, evoca un “fiume ricco di tigli”, suggerendo un legame antico e profondo con la vegetazione rigogliosa che un tempo ne adornava le sponde.

Questo fiume, definito il “Re dei fiumi alpini” per la sua eccezionale qualità idromorfologica, è un esempio quasi unico nel continente di un corso d’acqua che ha conservato la sua originaria morfologia a canali intrecciati.

"Letto" ghiaioso del fiume Tagliamento
“Letto” ghiaioso del fiume Tagliamento

Un sistema complesso e dinamico dove l’acqua, scorrendo su un ampio letto ghiaioso, si divide e si ricongiunge in un dedalo di canali minori, creando un paesaggio in continuo mutamento, un mosaico di isole e greti che ospita una straordinaria varietà di vita.

Questa sua caratteristica, unita all’assenza di significative opere di arginatura e canalizzazione per lunghi tratti, lo rende un laboratorio a cielo aperto per scienziati e ricercatori di tutto il mondo! Vuoi saperne di più? Leggi l’articolo per conoscere questo Fiume Selvaggio!😍

Un viaggio dalle alpi all’adriatico: il percorso del Tagliamento

Passo della Mauria, dove ha luogo la sorgente del Tagliamento
Passo della Mauria, dove ha luogo la sorgente del Tagliamento

Il viaggio del Tagliamento inizia a 1.195 metri di altitudine, da una sorgente situata nei pressi del Passo della Mauria, in territorio veneto ma a un soffio dal Friuli Venezia Giulia. I suoi primi chilometri sono caratterizzati da un impetuoso scorrere tra le montagne della Carnia, dove le acque sono limpide e fredde, e il letto del fiume è stretto e roccioso. In questo tratto montano, il fiume assume le caratteristiche di un torrente alpino, raccogliendo le acque di numerosi affluenti come il Lumiei, il Degano e il But, che ne accrescono la portata.

Superata la stretta di Pinzano, convenzionalmente considerata la fine del suo bacino montano, il Tagliamento si apre nella pianura friulana.

Qui il suo aspetto cambia radicalmente: il letto si allarga a dismisura, raggiungendo in alcuni punti una larghezza di oltre due chilometri, e il fiume si adagia in un lento scorrere, disegnando ampie anse e meandri. È in questa fase che si manifesta in tutta la sua maestosità la morfologia a canali intrecciati, un reticolo di corsi d’acqua che si muove liberamente all’interno di un vasto corridoio ghiaioso. Le sue ghiaie, estremamente permeabili, assorbono una parte considerevole delle acque, che riaffioreranno più a valle nella fascia delle risorgive, dando vita a nuovi fiumi di pianura.

Corso del Tagliamento visto dal Satellite
Corso del Tagliamento visto dal Satellite

Nel suo tratto finale, il Tagliamento segna per un lungo tratto il confine tra il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, prima di sfociare nel Mar Adriatico, tra le note località balneari di Lignano Sabbiadoro e Bibione.

La sua foce a estuario, modellata nei secoli dal trasporto di sabbie e dalle correnti marine, è un ambiente di grande pregio naturalistico, un luogo dove le acque dolci del fiume incontrano quelle salate del mare, creando un ecosistema unico e ricco di vita!

Un santuario di biodiversità: la fauna e la flora del Tagliamento

Il Tagliamento non è solo un fiume, ma un vero e proprio corridoio ecologico che collega il mondo alpino con la pianura e il mare, favorendo la migrazione e la diffusione di innumerevoli specie animali e vegetali. La sua straordinaria naturalità ha permesso la sopravvivenza di habitat e specie altrove scomparse a causa dell’antropizzazione.

Nel suo corso montano, le acque fredde e ossigenate ospitano una ricca fauna ittica, tra cui spiccano la trota marmorata, specie endemica dei fiumi del bacino adriatico, la trota fario, lo scazzone e la lampreda padana. Questo ambiente è anche l’habitat ideale per numerosi uccelli acquatici, come il martin pescatore e lo smergo maggiore, che trovano qui le condizioni ideali per nidificare.

Scendendo verso la pianura, il paesaggio fluviale si diversifica e con esso la fauna. L’ampio greto ghiaioso, con le sue isole di vegetazione pioniera, offre rifugio e aree di nidificazione a specie di uccelli rare e minacciate, come l’occhione e il fratino.

Sponde boscose del fiume Tagliamento
Sponde boscose del fiume Tagliamento

Le sponde boscose, dominate da salici, ontani e pioppi, sono il regno di mammiferi come la volpe e la faina, mentre recentemente è stata accertata anche la presenza dello sciacallo dorato. Il fiume stesso funge da importante rotta migratoria per un gran numero di uccelli, che lo utilizzano come riferimento visivo durante i loro lunghi viaggi stagionali. Stormi di gru, cormorani, oche selvatiche e cicogne bianche solcano regolarmente i cieli sopra il Tagliamento, trovando nelle sue pozze e nelle aree golenali un luogo sicuro per riposare e rifocillarsi.

La flora lungo il Tagliamento è altrettanto ricca e varia. Lungo l’asta fluviale si assiste al fenomeno del “dealpinismo“, per cui specie vegetali tipiche delle quote più alte riescono a scendere fino in pianura, trasportate dalle acque del fiume. Le ghiaie del medio corso ospitano una vegetazione pioniera adattata a condizioni estreme, mentre le isole più stabili e le sponde sono ricoperte da fitte foreste a galleria. La foce del fiume, con la sua pineta e le sue zone umide, rappresenta un habitat di eccezionale valore, dove prosperano specie arboree autoctone e una ricca avifauna, tra cui il gabbiano reale, il picchio rosso maggiore e la garzetta.

https://youtube.com/shorts/NIw9tGfsMXc

Un legame indissolubile con il Friuli Venezia Giulia ❤️

Il Tagliamento è profondamente intrecciato con la storia, la cultura e l’identità del Friuli Venezia Giulia. Per secoli ha rappresentato una via di comunicazione fondamentale, percorsa da mercanti, pellegrini e soldati. Le sue sponde hanno visto sorgere e prosperare insediamenti, castelli e borghi, le cui vestigia punteggiano ancora oggi il paesaggio.

Il fiume ha anche plasmato l’economia della regione. Le sue acque sono state utilizzate per l’irrigazione dei campi e per muovere le pale dei mulini.

Ancora oggi, il microclima unico creato dal Tagliamento è un elemento fondamentale per la produzione di una delle eccellenze gastronomiche del Friuli: il Prosciutto di San Daniele DOP. Le brezze che risalgono il suo corso, cariche dell’umidità del mare, si incontrano con le correnti più fresche provenienti dalle Alpi, creando le condizioni ideali per la stagionatura di questo prelibato prodotto, che ancora ad oggi, in certi prosciuttifici artigianali di San Daniele, avviene totalmente al naturale, senza climatizzare le stanze. Un esempio perfetto è il Prosciuttificio Prolongo, che sfruttando sapientemente il microclima con le sue brezze marine e montane, produce ottimi prosciutti.

Tuttavia, il rapporto tra il fiume e le genti friulane non è sempre stato idilliaco! Le sue piene improvvise e violente, descritte fin dall’antichità come “rapax et ferox”, hanno causato inondazioni e distruzioni, lasciando un segno indelebile nella memoria collettiva. Eventi storici come la disastrosa piena del 1851 o il suo ruolo strategico durante la Prima Guerra Mondiale, in particolare durante la ritirata di Caporetto, testimoniano la potenza e l’importanza di questo fiume.

Curiosità sul “Re dei fiumi” friulano🧐

  • Un fiume “al contrario”: a differenza di molti altri fiumi, nel suo tratto di alta pianura il Tagliamento tende a perdere acqua, che si infiltra nel sottosuolo ghiaioso per poi riemergere più a valle nelle risorgive. Questo fenomeno fa sì che in alcuni periodi dell’anno il letto del fiume possa apparire completamente asciutto in superficie!

  • Un nome dalle origini incerte: sebbene l’ipotesi più accreditata faccia derivare il nome da “Tiliaventum“, esistono altre teorie. Alcuni studiosi lo collegano alla radice indoeuropea telia, che indica l’albero del tiglio, mentre altri lo fanno risalire all’accadico “Talimu”, che significa “fratello”, a sottolineare il legame profondo tra il fiume e le popolazioni locali.

  • Un’ispirazione per poeti e artisti: la bellezza selvaggia del Tagliamento ha affascinato e ispirato numerosi artisti, tra cui il celebre regista e scrittore Pier Paolo Pasolini, che nelle sue lettere descriveva con ammirazione “l’enorme torrente, sassoso, candido come uno scheletro“.

  • Candidato a patrimonio dell’UNESCO: per la sua unicità e il suo eccezionale stato di conservazione, è stata avanzata la proposta di candidare il medio corso del Tagliamento a sito patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, un riconoscimento che ne sottolineerebbe l’importanza a livello globale!

L’importanza della salvaguardia del tagliamento: un tesoro da proteggere 🙏

In un’Europa dove la maggior parte dei corsi d’acqua è stata pesantemente modificata dall’uomo, il Tagliamento rappresenta un’eccezione preziosa. La sua integrità ecologica è un patrimonio di valore inestimabile, non solo per la biodiversità che ospita, ma anche come modello di studio per la rinaturazione di altri fiumi.

Tuttavia, anche questo gigante selvaggio non è immune alle minacce. Progetti di sbarramento e di realizzazione di casse di espansione, l’eccessivo prelievo di inerti dal suo letto e l’inquinamento rappresentano un pericolo costante per il suo delicato equilibrio. La comunità scientifica internazionale, insieme a numerose associazioni ambientaliste, si batte da anni per la sua tutela, promuovendo una gestione sostenibile che ne preservi le caratteristiche uniche per le generazioni future.

Proteggere il Tagliamento significa non solo salvaguardare un ecosistema di straordinaria importanza, ma anche preservare un pezzo fondamentale dell’identità e della storia del Friuli Venezia Giulia.

Vivere il tagliamento: attività, luoghi da visitare e panorami mozzafiato 🏞️

Il Tagliamento non è solo un ecosistema da ammirare, ma un luogo da vivere e da esplorare. Le sue sponde e le sue acque offrono innumerevoli opportunità per gli amanti della natura, dello sport e del turismo lento.

Avventure lungo il fiume: sport e attività all’aria aperta

Kayak sul Tagliamento
Kayak sul Tagliamento

Per chi ama le emozioni forti, le acque del Tagliamento sono ideali per praticare sport come il kayak, la canoa e il packrafting,  che permettono di immergersi completamente nella natura selvaggia del fiume. Le sue ampie anse ghiaiose, durante la bella stagione, si trasformano in vere e proprie spiagge fluviali, perfette per una sosta rinfrescante o per una giornata di relax al sole. ☀️ (Consigliamo sempre di rivolgersi a guide esperte per un’esperienza ottimale e sicura, come Scuola Kayak Friuli , Tagliamento Libero  e CanoaRaftingFVG)

Per gli appassionati di cicloturismo, la Ciclovia del Tagliamento offre un percorso di circa 143 chilometri che segue il corso del fiume dalle montagne fino al mare. L’itinerario, che si snoda tra strade secondarie, piste ciclabili e sentieri sterrati, permette di scoprire la varietà dei paesaggi fluviali e di visitare i numerosi borghi e le località di interesse storico-culturale che si incontrano lungo il percorso!

Borghi e località da non perdere

Lungo il corso del Tagliamento si trovano alcuni dei borghi più belli e caratteristici del Friuli Venezia Giulia!

Tra questi, meritano una visita Forni di Sopra e Forni di Sotto, incastonati nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, che sono il punto di partenza ideale per escursioni in montagna e per ammirare il Tagliamento nel suo tratto iniziale.

Venzone
Venzone

C’è poi Tolmezzo, considerato il capoluogo della Carnia, una cittadina vivace con un bel centro storico e un interessante Museo delle Arti e Tradizioni Popolari. Non si può dimenticare Venzone, dichiarato monumento nazionale, uno straordinario esempio di borgo fortificato trecentesco, mirabilmente ricostruito dopo il terremoto del 1976.

Il medio corso presso Aonedis (San Daniele del Friuli
Il medio corso presso Aonedis (San Daniele del Friuli

Un altro simbolo della rinascita post-terremoto è Gemona del Friuli, dominata dal maestoso Duomo di Santa Maria Assunta. Adagiata sulle colline moreniche sorge San Daniele del Friuli, la patria dell’omonimo prosciutto DOP. Spilimbergo è famosa per la sua scuola di mosaicisti e vanta un affascinante centro storico con il Castello e il Duomo. Valvasone, annoverato tra i “borghi più belli d’Italia”, conserva un’atmosfera medievale con il suo castello e le sue stradine acciottolate. Infine, Latisana è un importante centro della bassa friulana che si affaccia sul fiume nel suo tratto finale, dove un tempo sorgeva un ponte di barche.

Punti panoramici per ammirare il fiume

Per cogliere appieno la maestosità del Tagliamento, è consigliabile raggiungere alcuni punti panoramici che offrono una vista spettacolare sul suo corso. Il ponte di Pinzano, con la sua stretta suggestiva, è uno di questi. Dalle rovine del castello medievale di Pinzano si può godere di una vista mozzafiato sulla piana del fiume. Altri punti di osservazione privilegiati si trovano lungo la Ciclovia del Tagliamento, che in alcuni tratti corre sugli argini, e dai numerosi ponti che attraversano il fiume, ognuno con una prospettiva diversa e affascinante.

Il Tagliamento è molto più di un semplice fiume. È un ecosistema vibrante, un libro di storia a cielo aperto e un’inesauribile fonte di bellezza e ispirazione.

Un gigante buono che merita di essere conosciuto, amato e protetto, perché la sua sopravvivenza è legata a doppio filo con il futuro del territorio che attraversa e dell’intero continente europeo. ✨