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Ramandolo

18,54 

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Ramandolo

Pezzatura: 500 ml

Ramandolo DOCG:  un vino passito dai riflessi dorati, morbido e “dolce e non dolce”, ma sempre sorretto da una giusta acidità che gli conferisce doti di straordinario equilibrio. La tannicità delle uve di Verduzzo Giallo da cui ha origine aggiunge eleganza e capacità di resistere alle insidie del tempo.

Produttore

Coop. Ramandolo di Nimis

La Cooperativa di Ramandolo nasce a fine anni ‘60 con lo scopo di promuovere il vino Ramandolo nella sua caratteristi…

Territorio

Nimis

Situata tra boschi di faggi, olmi e acacie e tra dolci colline, Nimis è un’antica fortificazione romana ed è oggi ter…

Abbinamenti

Affettati, Formaggi, Trota, Dolci

Versatile nell’abbinamento, si sposa con il tradizionale dolce friulano – la Gubana – ma anche con formaggi stagionat…

Produttore

Coop. Ramandolo di Nimis

La Cooperativa di Ramandolo nasce a fine anni ‘60 con lo scopo di promuovere il vino Ramandolo nella sua caratteristi…

Territorio

Nimis

Situata tra boschi di faggi, olmi e acacie e tra dolci colline, Nimis è un’antica fortificazione romana ed è oggi ter…

Abbinamenti

Affettati, Formaggi, Trota, Dolci

Versatile nell’abbinamento, si sposa con il tradizionale dolce friulano – la Gubana – ma anche con formaggi stagionat…
  • Prezioso, elegante, grande vino da meditazione… e non solo

    Ramandolo DOCG:  un vino passito dai riflessi dorati, morbido e “dolce e non dolce”, ma sempre sorretto da una giusta acidità che gli conferisce doti di straordinario equilibrio. La tannicità delle uve di Verduzzo Giallo da cui ha origine aggiunge eleganza e capacità di resistere alle insidie del tempo. Ramandolo è anche il nome della minuscola frazione del comune di Nimis, nei Colli Orientali del Friuli, quasi al centro del ristretto areale di produzione. Un vino che, sin dall’antichità, porta il nome della località di produzione e non quello del vitigno, esprimendo dunque l’intimo legame con il territorio di produzione.

    Un tempo messo nei tini con bucce e raspi, il Ramandolo è oggi prodotto nel rispetto delle antiche tradizioni. Le viti sono allevate quasi sempre alla “cappuccina”; mentre le uve sono vendemmiate, di norma, verso la fine di ottobre, permettendo così al frutto di concentrare un’adeguata quantità di zucchero. L’appassimento (in cassette o sui graticci) viene completato in cantina; la pigiatura avviene nella prima metà di novembre.

    Il Ramandolo è oggi una vera e propria rarità: sono poco più di 150.000 le bottiglie prodotte ogni anno. E’ un vino di grande eleganza, a partire dalla sua veste color oro, talvolta con riflessi buccia di cipolla.


Produttore

La Cooperativa di Ramandolo nasce a fine anni ‘60 con lo scopo di promuovere il vino Ramandolo nella sua caratteristica di vino dolce, ed è diventata un punto di riferimento nella zona. Inizialmente i produttori conferivano parte del vino alla cooperativa, che veniva poi imbottigliato e etichettato. Nell’arco del tempo, la cooperativa ha migliorato sempre di più la qualità e la tecnica di vinificazione del vino, iniziando, nel 2018, a produrre loro stessi l’uva, seguendo tutti i passaggi dall’inizio alla fine, proponendo un’etichetta unica che rappresenti tutto il territorio del Ramandolo.


Territorio

Il piccolo comune ha avuto grande importanza strategica nel ducato longobardo del Friuli e ospita al suo interno uno dei più antichi luoghi di culto della regione, la Pieve dei SS. Gervasio e Protasio.
Oltre a questo, di grande interesse sono il Castello di Cergneu, il settecentesco Santuario della Madonna delle Pianelle e la cinquecentesca chiesetta di S. Giovanni Battista, da cui si gode la vista della conca di Ramandolo dove viene prodotto l’omonimo vino.
Infine le limpide e tranquille acque del Cornappo che scorrono tra queste valli sono l’habitat perfetto per ospitare la trota.