La Latteria Sociale di Coderno, fondata nel 1889 nasce con l’identità di Cooperativa “turnaria” ufficialmente il 24 settembre 1932, con l’intento di tutelare, coordinare e sviluppare l’attività zootecnica locale. Grazie alla vivace ed affermata tradizione di identità agricola e zootecnica dei 76 coltivatori-allevatori che costituivano la sua compagine sociale, la sua storia la vede in continuo sviluppo e crescita, divenendo negli anni ’60-’70 il fiore all’occhiello del settore lattiero-caseario friulano per quanto concerne gli innovamenti tecnologici e di qualità del prodotto finito, costituito per la maggior parte dal Formaggio Montasio, marchio che stava già a quel tempo affermandosi nella Regione.
Il decennio degli ’80 però, è caratterizzato da una profonda e stagnante crisi del settore agricolo, in particolare per quello lattiero-caseario, crisi che si dimostrò ben presto molto più accentuata delle ormai ricorrenti fluttuazioni stagionali o di mercato, a causa degli eventi che caratterizzarono quegli anni.
La Latteria di Coderno non rimase immune a questa crisi, e l’Amministrazione fu indotta a ricercare nuove linee da percorrere per risollevarsi dalla situazione. Fu questa la ragione principale che fece capire che la monoproduzione standard di Montasio e la diretta dipendenza dal mercato all’ingrosso stavano diventando ormai metodi di conduzione legati ad una tradizione obsoleta legata al passato, e che bisognava ricreare dunque nuove prospettive e nuovi spazi solo con le proprie forze, sfruttando delle potenzialità che non a caso avevano fatto del caseificio di Coderno uno fra i primi in Regione.
Il primo passo da compiere era dunque quello di rivoluzionare innanzitutto la rete di vendita, allo scopo di evadere progressivamente dal mercato all’ingrosso che era sempre in mano e a favore degli intermediari, facendo assorbire e subire le fluttuazioni, ampie o limitate, sempre al produttore. Il 1990 fu dunque l’anno che vide realizzarsi la prima opera di questo programma, e cioè la totale ristrutturazione dello spaccio della sede sociale.
A questo seguì l’inaugurazione di alcuni punti vendita che ben presto permisero di collocare la quasi totalità della produzione sul mercato al minuto, salvaguardando il consumatore finale con vantaggi di convenienza e qualità e nello stesso tempo aumentando di molto i risultati sia economici che finanziari della Cooperativa.
In questo modo comunque non tutta la filiera produttiva, da monte a valle, veniva potenziata, ma semplicemente si aveva provveduto a sviluppare una stabile e attiva rete di vendita, che costituisce solo la parte finale del processo. Occorreva dunque attivarsi per migliorare non solo le strutture interne adeguandole alle necessità di uno sbocco di mercato dai ritmi molto più uniformi ma incalzanti, ma anche diversificare le produzioni abbandonando in parte il concetto di monoproduzione, e creare una più composita e variegata gamma di prodotti lattiero-caseari in modo da soddisfare pienamente il consumatore che sempre più richiede una scelta più vasta.