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Caseificio sociale Alto But

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      Sutrio

      Il caratteristico borgo montano di Sutrio sorge nella Valle del But, nella Carnia, ai piedi del Monte Zoncolan. È uno…
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        Sutrio

        Il caratteristico borgo montano di Sutrio sorge nella Valle del But, nella Carnia, ai piedi del Monte Zoncolan. È uno…
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      La Storia

      Il Caseificio sociale Alto But nasce nel 1969 dalla fusione delle piccole latterie della Val but, inizialmente era stato progettato nella zona industriale di Paluzza poi a causa dell’impossibilità di reperire il terreno adatto è stato spostato nella zona artigianale di Sutrio, inizia l’attività il 2 novembre 1972, i comuni interessati inizialmente erano: Sutrio, Paluzza, Cercivento, Ravascletto, Arta terme, Zuglio, Tolmezzo.

      Subito dopo il terremoto del 1976 si sono aggiunti per una decina di anni i comuni di Venzone, Carnia ed Amaro in quanto le loro latterie erano state devastate dal terremoto, successivamente per 5-6 anni raccoglie il latte di alcuni paesi della Val Degano.

      I soci inizialmente erano circa 600 di piccolissime dimensioni per un quantitativo massimo di latte giornaliero di circa 75ql.
      Si lavorano, da dicembre a giugno, 115 ql di latte al giorno, mentre da luglio a novembre 60 ql al giorno in quanto il grosso del bestiame sale sulle malghe.

      Quella della Carnia è una montagna antica, scolpita nelle tradizioni e nella genuinità della gente che la abita, ricca di gusto come i prodotti che la sua terra sa regalare, selvaggia e incontaminata come l’ambiente che la ospita.


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      Lavorazione

      La lavorazione del latte per la produzione del formaggio alto but avviene con tecniche moderne nel rispetto delle antiche tradizioni.

      La coagulazione del latte si ottiene con caglio di pellette di vitello e dopo la rottura la cagliata viene riscaldata a 46°C in seguito la fase di spurgo per asciugare la pasta, infine l’estrazione. Nella fase di pressatura la cagliata viene messa negli stampi detti “fascere” e pressata per 20 ore per dare la forma e favorire lo sgrondo del siero. Con il siero prodotto dalla lavorazione del formaggio Alto But riscaldato a 90 °C previa aggiunta di acido lattico, si ottiene la ricotta che viene poi pressata, salata e affumicata con legno di faggio.