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Il vino Friulano: storia e abbinamenti

L’Italia è un paese rinomato in tutto il mondo per la sua tradizione vinicola e, tra le numerose zone, il Friuli- Venezia Giulia è una delle regioni che si distingue di più per la sua produzione di ottimi vini di qualità.

In questo articolo esploriamo il vino Friulano, ex Tocai, uno dei vini bianchi più pregiati e rappresentativi della regione, un prodotto unico e molto legato al suo territorio di produzione.

Se sei un’amante dei vini, avrai sicuramente già sentito parlare del Friulano, ma conosci la sua storia, la produzione e l’origine del suo nome?

Se sei curioso di scoprire di più, leggi l’articolo!

La storia del vino Friulano

Prima di tutto, scopriamo le interessanti origini di questo vino, che si intrecciano a quelle del Tokaji ungherese, un vino che, in quanto a caratteristiche, si differenzia molto dal Friulano.
Infatti, prima di cominciare a parlare di questo vino, è necessario specificare come la sua storia sia collegata a quella del Tokaji ungherese.

Qualche curiosità sul nome…
Inizialmente, il vino veniva chiamato Tocai Friulano, ma, nel 2007 fu ufficialmente cambiato il nome in Friulano.
Questo cambio di nome avvenne in risposta ad una sentenza europea, che mirava ad evitare qualsiasi possibile confusione con il vino ungherese Tokaji.
Per questo, oggi è conosciuto come Friulano o ex Tocai.

Il Friulano è un vitigno autoctono a bacca bianca della regione del Friuli- Venezia Giulia e le sue origini, come testimoniano alcuni documenti scritti più di due secoli fa, sono molto antiche.
Per quanto riguarda la storia e le origini del vino, studi recenti sul DNA riportano somiglianze con il Sauvignon francese. Da queste analisi risulta che il Friulano possa essere un parente strettissimo del vitigno Sauvignonasse francese, probabilmente introdotto in Friuli a metà dell’Ottocento, durante il periodo in cui iniziò la coltivazione dei vitigni francesi nella regione. Scopri di più sulla storia del Friulano qui.

Ci sono varie leggende e storie che riguardano le origini del vino Friulano ex Tocai e il collegamento con il suo omonimo ungherese.
Ad esempio, una leggenda narra che fu il patriarca di Aquileia, Bertoldo IV di Andechs- Merania a portare alcune piante del Tocai come regalo al sovrano ungherese Bela IV.

Legata alla storia e alle origini del Friulano, sappiamo anche che nel Seicento, “la nobile famiglia goriziana Formentin mandò in sposa a un conte ungherese la figlia Aurora”, la cui dote includeva 300 barbatelle di vite.

La produzione

Il grappolo delle uve del Friulano è compatto e composto da acini d’uva di media grandezza, dalla buccia non troppo spessa, il che rende la varietà molto sensibile alle piogge durante il periodo di maturazione. Continua a leggere per scoprire tutti i passaggi del processo di produzione di questo vino.

Vuoi assaggiarlo? Sul nostro sito trovi:

 

 

 

  • vino friulano di gasperoil Friulano DOC di Azienda Agricola Di Gaspero Flavia e Umberto;

 

 

 

  • vino friulano vendrame vignis del dogeil Friulano di Vendrame- Vignis Del Doge;

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scopriamo il processo di produzione di questo vino, come ci spiega Forchir!

Prima di tutto le uve fresche arrivano alla cantina e passano nelle presse vacuum, dove vengono delicatamente premute con una lieve pressione e in riduzione di ossigeno.
In seguito alla svinatura e alla separazione delle bucce dal mosto fiore, quest’ultimo è convogliato nei vasi vinari in acciaio. In questi vasi subisce, con l’aggiunta dei lieviti, una fermentazione alcolica ad una temperatura di circa 12°C per circa 10 giorni.
Dopo, avviene un travaso con eliminazione delle particelle più grossolane e un periodo di affinamento.

A seguito, avviene la separazione delle fecce nobili in sospensione, con la decantazione a freddo, così che precipitino sul fondo del vaso vinario.
Infine, dopo un periodo di riposo, si procede all’imbottigliamento.

azienda forchir viticoltori in friuli vigne
Vigne Forchir

Le caratteristiche del vino Friulano

Nonostante il collegamento con il Tokaji ungherese, il vino Friulano non potrebbe essere più diverso per le sue caratteristiche.
Infatti, il Tokaji ungherese è un vino molto dolce, mentre il Friulano è un bianco secco, fruttato, con uno spiccato sapore di mandorla.
Anche dal punto di vista della gradazione alcolica i due vini differiscono, in quanto quello ungherese ha circa 15° e il Friulano circa 13°.

A questo punto, scopriamo le caratteristiche principali di questo vino:

  • si presenta dal colore giallo brillante, con riflessi verdognoli;
  • come aroma, offre un complesso bouquet floreale, nel quale spicca la mandorla amara;
  • al gusto, si presenta con un sapore armonico e una rinfrescante acidità. È un vino decisamente versatile, che si presta all’abbinamento con piatti e alimenti molto diversi.

Il Friulano è un vino fermo, di struttura, che si distingue soprattutto per il suo inconfondibile aroma di mandorla amara, che si unisce agli aromi di fiori bianchi di campo, quali camomilla, biancospino e acacia e ai ricordi di frutta matura.
Al gusto, è un vino fresco, sapido e di corpo, dal finale ammandorlato.

I migliori abbinamenti

Questo è un vino davvero speciale, che rappresenta appieno il suo territorio. Per questo, vogliamo aiutarti a godertelo al meglio, consigliandoti qualche abbinamento per degustare il Friulano come si deve!

Ecco qualche idea:

  • Come aperitivo, è il vino perfetto per accompagnare i tuoi momenti in compagnia, con qualche stuzzichino.
  • Con il pesce! Il Friulano è eccezionale, soprattutto con i crostacei o con antipasti di pesce. Provalo insieme alla trota affumicata di Sauris, la trovi qui.
  • Insieme alle carni bianche, come, ad esempio, con un’insalata fredda di faraona bollita.
  • Insieme al prosciutto di San Daniele DOP, per un abbinamento unico e tradizionale da non perdere.
  • Con i formaggi giovani, come il Latteria fresco! Provalo per accompagnare un bel tagliere di formaggi freschi e prosciutto crudo.
  • Con il Frico croccante, un piatto semplice e unico della tradizione friulana.
  • Con i Cjarsons carnici. Se non li hai ancora provati, trovi la ricetta della chef Lorena De Sabata per preparare i Cjarsons qui.

Un ultimo consiglio… la temperatura di servizio è importante! Il Friulano andrebbe servito ad una temperatura di 8-10°C.

Il Friulano è un tesoro enologico del Friuli, con una storia ricca e una versatilità che lo rende adatto da abbinare a tanti piatti diversi e per accompagnare le più svariate occasioni.
Adesso non ti resta che trovare l’abbinamento migliore! Buona degustazione!