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Tag: Vini

Refosco, uno straordinario rosso autoctono

Sei un amante dei vini rossi? In questo articolo, ti proponiamo un approfondimento su un vino in particolare.. il Refosco! Un Rosso autoctono della regione Friuli Venezia – Giulia, profondamente legato alla storia ed alla cultura di questo territorio.

Il Rapporto con il Territorio

Il Refosco è un particolare vino che ha un rapporto profondo e storico con il territorio friulano, essendo stato coltivato lì per secoli. Le fonti attestano la presenza del Refosco in varie zone del Friuli, evidenziandone il legame con la cultura locale. Ecco alcuni aspetti chiave del rapporto tra il Refosco e il territorio:

  • Diffusione geografica: Le fonti indicano che il Refosco non era limitato a una specifica area del Friuli, ma veniva coltivato in diverse località, dai Colli Orientali alla Bassa di Scodovacca, fino alla zona di Gemona. Questa diffusione capillare suggerisce un adattamento del vitigno a diversi microclimi e terreni.
  • Prestigio e valore: Sin dal Settecento, il Refosco è stato riconosciuto come un vino di qualità superiore, denominato “liquore” per distinguerlo dai vini “ordinari” destinati al consumo quotidiano. Veniva apprezzato dalle classi agiate e utilizzato per occasioni speciali, come banchetti e regali.
  • Legame con la storia e la tradizione: Il Refosco è menzionato in documenti storici che risalgono al Quattrocento, dimostrando la sua presenza secolare nella regione.  La sua coltivazione si è tramandata di generazione in generazione, diventando parte integrante dell’identità viticola friulana.
  • Toponomastica: La presenza del Refosco nel territorio è testimoniata anche dalla toponomastica, con diversi luoghi che prendono il nome dal vitigno. Questo indica l’importanza del Refosco nella cultura locale e la sua influenza sul paesaggio.
  • Diversità: Nel corso dei secoli, si sono sviluppate diverse varietà di Refosco, ciascuna con le proprie caratteristiche. Questa biodiversità è il risultato dell’interazione tra il vitigno e l’ambiente, nonché delle selezioni operate dai viticoltori nel corso del tempo.
  • Sfide e rinascita: Nonostante le difficoltà affrontate nel corso del Novecento, come le malattie della vite e l’avvento di nuovi vitigni internazionali, il Refosco ha vissuto una rinascita negli ultimi decenni.  Questo dimostra la resilienza del vitigno e il rinnovato interesse per i vini autoctoni.

In sintesi, il Refosco rappresenta un legame tangibile tra il territorio friulano, la sua storia e la sua cultura. La sua presenza diffusa, il suo valore riconosciuto e la sua diversità ne fanno un simbolo dell’identità viticola della regione.

Dove nasce questo vino?

Non è possibile determinare un luogo di nascita preciso per il Refosco. Le fonti che abbiamo, tuttavia, offrono alcune indicazioni sulla sua diffusione storica:

Grappolo - Refosco di faedis

● Ampia diffusione nel Friuli: Le fonti indicano che il Refosco è stato a lungo coltivato in diverse aree del Friuli, dai Colli Orientali alla Bassa Friulana.

● Prime attestazioni e zone di prestigio: Le prime attestazioni del Refosco provengono da varie località del Friuli, tra cui Albana, Crauglio e Buttrio. Nel corso dei secoli, zone come Faedis, Scodovacca e Manzano si sono distinte per la produzione di Refosco.

● Varietà e localizzazione: Le fonti descrivono diverse varietà di Refosco, ognuna associata a specifiche aree del Friuli. Ad esempio, il Refosco gentile era prevalente nella zona di San Vito al Tagliamento, il Refosco di Manzano a Manzano e il Refosco di Faedis a Faedis.
Sebbene non sia possibile individuare un luogo di nascita specifico, le fonti suggeriscono che il Refosco abbia una lunga storia nel Friuli, dove si è evoluto in diverse varietà, ognuna legata a particolari territori e tradizioni viticole.

Le origini del nome

L’origine del nome “Refosco” è ad oggi incerta, ma ci sono alcune ipotesi.

● L’ipotesi più probabile è che il nome derivi da “rap fosc“, che significa “grappolo scuro” in friulano. L’aggettivo “fosc” è raro nell’uso corrente, ma è presente in alcuni toponimi.
● Un’altra ipotesi, meno probabile, è che “Refosco” derivi dal friulano “rafuès“, che significa “propaggine della vite“. Questa ipotesi è improbabile a causa della dittongazione friulana, che avrebbe portato a una forma come “refosso” in veneto.
● Infine, alcuni hanno ipotizzato che il nome sia una contrazione di “Riu Fosc“, che significa “Rio Scuro“. Anche questa ipotesi è poco probabile.
Il nome “Refosco” è attestato per la prima volta nel XV secolo. Nel corso dei secoli, il nome è stato utilizzato per indicare diversi vitigni, anche molto diversi tra loro, probabilmente a causa del prestigio del vino prodotto dal Refosco originale.

 

Il Refosco di Faedis

Il Refosco di Faedis è un vino rosso autoctono che ha radici profonde nella terra di Faedis, risalenti a duemila anni fa. Questo vitigno è quasi scomparso durante le due guerre mondiali, ma grazie all’impegno di alcuni produttori locali è tornato a prosperare. Oggi è protetto dalla denominazione “Refosco di Faedis Doc“, un sigillo di autenticità e qualità. Questo vino, prodotto in questa zona, si contraddistigue particolarmente per il terreno, per il colore, per il gusto e l’aroma. È tipicamente rosso rubino profondo con riflessi violacei che evolvono in toni granato con l’invecchiamento, complesso, con note di viola, rosa canina, mora, piccoli frutti di bosco, mineralità, terra umida e sottobosco.

Faedis

Il Refosco di Faedis è un vino che racconta la storia e la cultura di un territorio. Non è solo una bevanda, ma un simbolo di resilienza e di valorizzazione di un tesoro enologico.
Norberto Marzotto, nel suo libro “Ampelografia del Friuli”, descrive il Refosco di Faedis come un vitigno a foglia glabra, con grappoli grandi, conici, allungati e alati, simili a quelli della Marzemina. I suoi acini sono sferici, di media grandezza, con buccia consistente e polpa dolce. Marzotto sottolinea che il Refosco di Faedis viene erroneamente chiamato “Refoscone” in alcune zone del Friuli, creando confusione nella nomenclatura.
Anche il “Nuovo Pirona”, un vocabolario friulano, riporta il Refosco di Faedis come una varietà a sé stante.
Secondo Enos Costantini, la confusione riguardo ai diversi tipi di Refosco è dovuta al prestigio del vino originale, che ha portato all’utilizzo del nome per molti altri vitigni.

Come il terreno influenza le caratteristiche del Refosco di Faedis?

Il Refosco di Faedis è influenzato in modo significativo dal terreno unico della regione precollinare in cui viene coltivato.

Le caratteristiche distintive del vino, tra cui il suo sapore robusto e il carattere distintivo, sono direttamente attribuibili alla complessa composizione del terreno e agli effetti sul processo di crescita della vite.

● Il terreno della regione è caratterizzato da una notevole varietà e dalla mutevolezza delle condizioni climatiche, che presentano sfide significative per le viti che crescono in questo ambiente. Le viti sono costrette a lavorare di più per ottenere nutrienti essenziali dal terreno esigente, e questo sforzo si traduce in uve con sapori intensi e complessi.

● Questo ambiente impegnativo contribuisce alla forza e al carattere distintivo insiti nel Refosco di Faedis, distinguendolo da altri vini. I viticoltori locali riconoscono l’importanza profonda del terroir nel plasmare l’identità del Refosco di Faedis, considerandolo un riflesso tangibile del patrimonio e della resilienza della terra.

Il vino incarna la ricca narrazione della sua origine, offrendo un assaggio della complessità geologica e del carattere unico della regione di Faedis.
Oltre alle sue qualità sensoriali, il Refosco di Faedis funge da testimonianza dell’eredità culturale e storica della regione. Le etichette di questi vini spesso raffigurano simboli arcaici e allusioni ai castelli medievali che punteggiano il paesaggio, a sottolineare il profondo legame tra il vino, la terra e le persone che lo coltivano da generazioni. Questo intreccio di geografia e storia contribuisce all’attrattiva del Refosco di Faedis, consolidando il suo status di vino straordinario che cattura l’essenza del suo terroir.

Abbinamenti

musetto

Il Refosco  è un vino versatile che si abbina bene a molti piatti della cucina friulana. È un’ottima scelta per piatti sostanziosi come il musetto con la brovada, lo stinco al forno, la jota, la minestra di crauti e fagioli e i salumi locali.

Si abbina bene anche a coda alla vaccinaracapretto al forno e selvaggina, in particolare fagiano, lepre in salmì e capriolo.

Il Refosco dal peduncolo rosso va servito a 16 gradi in un bicchiere di vetro sottile con stelo alto e un’ampia coppa a forma di tulipano sbiadito. Il Refosco dal peduncolo rosso è un vino da pasto “rustico e campagnolo”.

La Ribolla Gialla: scopri caratteristiche e abbinamenti

In questo blog abbiamo parlato di molti vini della tradizione friulana, come il Refosco, il Verduzzo e il Ramandolo e in questo articolo scopriamo le origini, le caratteristiche uniche e i migliori abbinamenti della Ribolla Gialla.

Si tratta di uno dei vitigini autoctoni a bacca bianca della regione più antichi che ha guadagnato un’ottima reputazione negli anni, come simbolo di tradizione.

Leggi l’articolo se vuoi scoprire la storia di questo vino, le sue caratteristiche uniche e come abbinarlo al meglio!

Le origini della Ribolla Gialla

Questo famoso vino bianco è autoctono del Friuli Venezia Giulia ed è sempre stato presente sulle tavole della nobiltà veneziana.

Il vitigno Ribolla Gialla è uno dei più antichi del territorio, coltivato in Friuli Venezia Giulia, nello specifico nelle province di Gorizia e Udine, e in alcune parti della Slovenia.

Si pensa che questo antico vitigno fosse coltivato già in epoca Romana nelle isole meridionali della Dalmazia. Si ritiene sia stato importato in Friuli Venezia Giulia da mercanti Veneziani intorno al dodicesimo secolo, nel periodo in cui Dalmazia e Friuli Venezia Giulia facevano parte della Repubblica di Venezia.

I vini Ribolla erano ampiamente diffusi nel Medioevo, come emerge da numerosi documenti storici e alcuni vitigni ne hanno assunto il nome, grazie al prestigio ispirato dal vino. Questi vini nel tempo si sono evoluti e sono passati dai filtrati dolci, a quelli fermi, a quelli spumantizzati.

Questo vino viene citato spesso nella storia, infatti sappiamo che nel XIII secolo il Friuli forniva alla Repubblica di Venezia la Ribolla, che “veniva offerta come segno di devozione ai luogotenenti al loro primo ingresso in città”. Scopri di più.

Una curiosità sul nome…
Sai perché si chiama così? Si pensa che il nome derivi dal fatto che in passato il vino ribollisse, a causa della fermentazione.

Le caratteristiche

Scopriamo quali sono le caratteristiche principali di questo vino.

  • Si presenta di colore giallo paglierino.
  • All’olfatto, presenta sentori di fiori d’acacia e note fruttate di mela verde e pesca.
  • Al gusto, è asciuttofresco e citrino.

Nella sua versione spumantizzata, la Ribolla Gialla ha un perlage fine e persistente. Sul nostro sito puoi trovare la Ribolla Gialla e la sua versione spumantizzata, prodotti direttamente dai viticoltori della regione.

Nel complesso, si tratta di un vino versatile, che si presta a diversi tipi di abbinamenti. Continua a leggere per scoprire come abbinarlo al meglio!

I migliori abbinamenti

La Ribolla Gialla si presta a diversi abbinamenti, come aperitivi e antipasti, oppure ai piatti a base di pesce.

tagliere formaggiEcco qualche idea di abbinamento:

Aperitivo con un tagliere friulano. Prepara un buon tagliere di formaggi e salumi friulani, come il Montasio DOP e qualche fetta di salame all’aglio o prosciutto di San Daniele DOP, un po’ di frutta fresca, qualche crostino e il tagliere è pronto, non ti resta che aggiungere un calice di Ribolla Gialla! Puoi trovare tutto l’occorrente sul nostro sito.

 

trota affumicata
Antipasto di trota affumicata

Antipasto con trota affumicata. Abbina la Ribolla Gialla con un antipasto a base di trota affumicata di Sauris, un delizioso filetto di trota friulana affumicato a freddo.

Antipasti di mare, pesce fritto, crostacei e insalata di mare sono tutti ottimi abbinamenti per questo vino elegante.

 

Ribolla spumantizzata e Gubana. La Gubana è un dolce tipico delle Valli del Natisone, con un ripieno ricco e goloso. Solitamente si mangia bagnato nella grappa, ma noi lo abbiamo provato anche con la Ribolla Gialla spumantizzata… guarda il video per scoprire di più su questo dolce!

Adesso che conosci la Ribolla Gialla, provala subito! La trovi sul nostro sito, prodotta direttamente dai viticoltori della regione. È un vino della tradizione che non potrai non amare!
Cin cin!

Scopri il fascino dei vini rossi friulani

Nel panorama enologico friulano si distinguono vini rossi di qualità eccellente, amati molto anche dai palati più raffinati. Dopo aver esplorato i vini bianchi del Friuli Venezia Giulia nel nostro articolo precedente, approfondiamo le caratteristiche di alcuni dei vini rossi prodotti nella regione più apprezzati e conosciuti.

Se vuoi scoprire di più sui vini rossi friulani, leggi l’articolo!

Il Refosco

faedis refoscoIl Refosco occupa un posto speciale tra i vini rossi friulani, grazie alle sue caratteristiche uniche.

Le sue origini sono molto antiche e risalgono all’epoca dell’Antica Roma, in cui veniva denominato ‘racimulus fuscus’, tradotto poi in ‘ràp fosc’, ovvero “grappolo scuro”. Questo vino era molto apprezzato dagli antichi romani, infatti possiamo trovarlo citato anche nella Naturalis Historia di Plinio Il Vecchio.

Una curiosità storica…
Si pensa che fosse il vino preferito dell’imperatrice e moglie di Augusto, Livia.

Caratteristiche
Il Refosco viene prodotto con le uve dell’omonimo vitigno, che trova la sua massima espressione in Friuli Venezia Giulia e in alcune zone del Veneto.

Esistono diverse tipologie di Refosco e, tra esse, è opportuno soffermarsi sul Refosco dal Peduncolo Rosso, che deve il suo nome al colore porpora del rachide.

Ecco le caratteristiche principali di questo vino rosso unico:

  • ha un colore rosso rubino, intenso, tendente al violaceo;
  • ha un profumo ricco e gradevole, con sentori fruttati;
  • ha un gusto pieno e asciutto.

Vale la pena soffermarsi sul Refosco prodotto nel territorio di Faedis, un vino che racchiude i profumi e i colori del territorio di produzione e che ha delle caratteristiche inconfondibili, acquisite grazie alla sapiente produzione dei viticoltori e alle caratteristiche del terreno.

Puoi trovare il Refosco sul nostro sito! Abbiamo scritto un articolo interamente dedicato a questo vino, che puoi trovare nel nostro blog.

Abbinamenti
Il sapore tannico, forte e deciso è ideale da abbinare alla carne, come carne alla griglia e arrosti e ai formaggi stagionati, come il Montasio DOP stagionato.
Inoltre, è ottimo abbinato ai sughi rossi di carne, come il ragù di cinghiale.

Il Merlot

merlotIl Merlot è un vitigno a bacca nera, originario del sud della Francia.
Questo vino compare in Italia nell’ 800 e il Friuli è fra i territori italiani con le migliori condizioni ambientali per la sua coltivazione, insieme a Trentino, Veneto ed Emilia-Romagna.

Caratteristiche
Ecco le caratteristiche principali di questo vino:

  • si presenta dal colore rosso rubino scuro;
  • ha un aroma piacevole con note di frutta nera;
  • al gusto è morbido e fruttato, con note speziate.

Abbinamenti
Questo vino elegante si presta agli abbinamenti con i piatti sia semplici che raffinati.
È ottimo con i primi piatti di carne, come i sughi, oppure con gli arrosti, gli affettati e la selvaggina.

Si tratta di un vino molto versatile, adatto a diverse preparazioni culinarie. Dunque, se sei a cena in compagnia e stai cercando un vino rosso, il Merlot è la scelta giusta!

Puoi trovare anche il Merlot, prodotto dai viticoltori della regione, sul nostro sito!

Il Cabernet Sauvignon

cabernet sauvignonQuando si parla di Cabernet, è importante distinguere fra Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, due vini ben distinti.

Cominciamo parlando del Cabernet Sauvignon, un vino che arriva in Italia intorno all’800.
Questa varietà nasce come incrocio spontaneo fra Cabernet Franc e Sauvignon Blanc ed è di derivazione francese.

Questo vino è prodotto in molte regioni del mondo e in Italia il vitigno trova la sua massima espressione in Toscana. Fra le altre zone migliori di produzione in Italia ritroviamo anche il Collio.

Caratteristiche
Ecco le sue caratteristiche principali:

  • ha un colore rosso rubino;
  • ha un aroma speziato, con note di pepe nero, frutta secca e note balsamiche;
  • al gusto è asciutto, rotondo.

Abbinamenti
Nel complesso, si tratta di un vino equilibrato, che si presta agli abbinamenti con carni rosse, alla brace, formaggi invecchiati, ma anche ai piatti più speziati.

Puoi trovare questo vino sul nostro sito, qui!

Il Cabernet Franc

Passiamo ora al Cabernet Franc, un vino rosso diffuso in tutto il mondo, che ha origine in Francia.

La sua storia è legata a quella del Cabernet Sauvignon, in quanto si pensa che sia giunto in Italia nell’ 800 e in alcuni scritti storici precedenti è difficile distinguere di quale dei due vini si stesse facendo riferimento nello specifico.

Per quanto riguarda il territorio di produzione, in Italia sono il Friuli Venezia Giulia e la Toscana le regioni in cui sono prodotti i Cabernet Franc più apprezzati. Inoltre, questo vitigno è molto resistente ai climi rigidi.

Caratteristiche
Ecco le caratteristiche principali:

  • ha un colore rosso rubino brillante;
  • il suo profumo intenso ed erbaceo è ciò che lo contraddistingue maggiormente;
  • al gusto è pieno, erbaceo, con sentori che si avvicinano alla frutta a bacca rossa.

Questo vino sa conquistare tutti, anche i palati meno esperti, grazie alla sua eleganza inconfondibile. Lo trovi sul nostro sito, qui.

Abbinamenti
cubi stravecchioÈ ottimo da abbinare alla carne rossa, alla selvaggina, ai formaggi stagionati e invecchiati. Anche in questo caso, puoi abbinarlo al Montasio DOP stagionato oppure ad un Latteria invecchiato e saporito.

Lo Schioppettino

schioppetinoSiamo giunti all’ultimo vino della lista, ma non ultimo per importanza, ovvero lo Schioppettino.

Questo vitigno a bacca nera è molto antico ed è autoctono del Friuli Venezia Giulia. Le sue origini risalgono addirittura al Medioevo! Infatti, viene citato per la prima volta in un documento del 1282, che riporta la sua presenza sulle tavole dell’aristocrazia di Udine.

Una curiosità sul nome…
Il nome deriva probabilmente dal fatto che l’acino d’uva è particolarmente croccante oppure dall’elevata acidità che, provocando un processo di fermentazione in bottiglia, faceva scoppiare il tappo.

Caratteristiche
Ecco le sue caratteristiche principali:

  • ha un colore rosso rubino;
  • ha un aroma speziato, erbaceo;
  • al gusto è intenso, fruttato e speziato.

Abbinamenti
ricotta affumicataIn quanto ad abbinamenti, ti consigliamo carni rosse, ma anche piatti come lo spezzatino con la polenta, per cui sarebbe il vino ideale! Inoltre, puoi abbinarlo alla selvaggina e ai formaggi stagionati e più speziati o affumicati, come la Ricotta affumicata. Scopri di più sugli abbinamenti.

È un vino unico e speciale della tradizione friulana, che ti consigliamo assolutamente di provare. Puoi trovarlo sul nostro sito, prodotto dai viticoltori della regione!

In conclusione, i vini rossi friulani offrono un’esperienza sensoriale unica, che deriva dalle varietà autoctone e internazionali che sono coltivate con tanta dedizione e passione nella regione da generazioni di viticoltori. Questi vini sono in grado di portarti in un viaggio di gusto attraverso la tradizione enologica friulana e il suo meraviglioso territorio.

Adesso che conosci alcuni dei buonissimi vini rossi friulani, non ti resta che cominciare la tua degustazione e creare degli abbinamenti unici.

Puoi acquistare i vini sul nostro sito, qui.

Inoltre, se vuoi scoprire anche i vini bianchi friulani, leggi il nostro articolo, qui.
Buona degustazione!

Scopri i vini bianchi friulani

Il Friuli Venezia Giulia, oltre ad essere caratterizzato da numerose eccellenze gastronomiche, offre un ricco panorama enologico. Tra i numerosi vini di ottima qualità, possiamo trovare diversi vini bianchi, come la Ribolla Gialla, il Friulano ex Tocai, il Sauvignon e tanti altri che puoi trovare anche sul nostro sito. Scopriamo alcuni dei vini bianchi più conosciuti prodotti in Friuli!

Il vino Friulano

vino friulano conteTra i vini bianchi friulani più conosciuti c’è sicuramente il vino Friulano, noto storicamente come Tocai. Si tratta di un vino bianco secco, dalle origini antichissime, il vino autoctono per eccellenza.

Questo vino storicamente è noto come Tocai, ma nel 2007 acquisisce il nome di Friulano a seguito di una sentenza europea che mirava ad evitare qualsiasi possibile confusione con l’ungherese Tokaji.

Il Friulano è un vitigno autoctono della regione Friuli Venezia Giulia dalle origini molto antiche, come testimoniano alcuni documenti scritti più di due secoli fa e ci sono diverse leggende legate alla sua storia.

Caratteristiche
Il Friulano è un vino fermo e di struttura, con un inconfondibile aroma di fiori bianchi di campo, come camomilla, biancospino e acacia, unito ai ricordi di frutta matura.

Ecco le sue caratteristiche principali:

  • alla vista si presenta giallo brillante con qualche riflesso verdognolo;
  • il suo aroma offre un complesso bouquet floreale, nel quale spicca la mandorla amara;
  • il gusto è caratterizzato da un sapore armonico e una rinfrescante acidità, che lo rende un vino decisamente versatile.

Abbinamenti
tagliere formaggiLe sue caratteristiche uniche lo rendono il vino perfetto per l’aperitivo, con il pesce, con le carni bianche e con i formaggi giovani.

Il nostro consiglio è di abbinarlo ad un piatto a base di pesce, come la trota affumicata di Sauris oppure con un tagliere di formaggi Montasio DOP e Latteria freschi e qualche fetta di prosciutto di San Daniele DOP.

Se sei curioso di scoprire di più su questo vino, leggi il nostro articolo dedicato, qui!

Il Verduzzo Friulano

Un altro vino bianco friulano simbolo del territorio è il Verduzzo!

uva verduzzo friulanoIl Verduzzo Friulano è un vitigno a bacca bianca molto antico, che si può trovare in due varietà, ovvero il verduzzo e il verduzzo giallo o di Ramandolo.

Questo vino fu servito anche ai banchetti di Papa Gregorio XII insieme al Ramandolo, un vino passito dal colore dorato prodotto con le uve del Verduzzo giallo. Continua a leggere per scoprire di più.

Il Verduzzo è uno dei vitigni autoctoni più antichi della regione, che viene servito sulle tavole da tanti anni come simbolo del territorio.

Caratteristiche
Scopriamo di seguito le sue caratteristiche principali:

  • si presenta dal colore giallo paglierino, chiaro e brillante, con riflessi verdognoli;
  • ha un aroma ricco, ampio e persistente, che ricorda frutti quali mele, pere, albicocche e pesche-noci:
  • il gusto è pieno, leggermente acidulo e fruttato.

Abbinamenti
In quanto ad abbinamenti è molto versatile! Puoi abbinarlo ad antipasti e minestre, come risotti oppure frittate di uova, oppure con i formaggi freschi e mezzani delle latterie locali, dal gusto genuino.

Se preferisci i dolci, ti consigliamo di degustarlo a fine pasto, per accompagnare dolci secchi oppure torte come il Dolce Aquileia o la Gubana.

Se vuoi scoprire di più su questo vino, leggi il nostro articolo precedente!

Il Ramandolo
Prima di proseguire, ci teniamo a presentarti anche il Ramandolo, che viene prodotto con le uve di verduzzo giallo, lasciate appassire. Il Ramandolo è un delizioso vino passito, dal colore dorato, che possiamo definire “dolce e non dolce”, ideale da bere a fine pasto e da abbinare alla pasticceria secca e al prosciutto di San Daniele DOP, che è la combinazione migliore!

Scopri di più sul Ramandolo nel nostro articolo precedente.

La Ribolla Gialla

Come possiamo non parlare della Ribolla Gialla in un articolo sui vini bianchi friulani? Un vino elegante, che è sempre stato presente sulle tavole della nobiltà veneziana.

Il vitigno Ribolla Gialla è autoctono del Friuli Venezia Giulia e veniva già coltivato in epoca Romana.

Caratteristiche
Tra le sue caratteristiche principali possiamo identificare:

  • un colore giallo paglierino;
  • all’olfatto presenta sentori di fiori d’acacia e note fruttate di mela verde e pesca;
  • un gusto asciutto, fresco e citrino.

Abbinamenti
Gubana sul piattoOltre ai classici abbinamenti che puoi fare con questo vino, come gli antipasti e i piatti e le fritture a base di pesce, ti consigliamo un ulteriore accostamento…
Se sei un amante dei dolci, provalo con la Gubana, dolce tipico friulano delle Valli Del Natisone, caratterizzato dall’impasto lievitato e dal ricco ripieno.

Non ci credi? Prova ad abbinare una fetta di Gubana ad un buon bicchiere di Ribolla Gialla spumantizzata e vedrai che bontà! Le trovi entrambe sul nostro sito!

Il Sauvignon

Il Sauvignon, in Italia coltivato soprattutto in Friuli Venezia Giulia e in Alto Adige, è un altro vino molto conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.

Questo vino elegante, di derivazione francese, si sceglie per la sua fragranza piacevole e per la sua freschezza.

sauvignon wine sofia

Caratteristiche
Ecco come si presenta:

  • alla vista, ha un colore giallo paglierino vivace e brillante;
  • ha un profumo fresco e incisivo;
  • dal gusto versatile, fruttato e dalla spiccata acidità.

Abbinamenti
È ottimo come vino da aperitivo, con i piatti di verdure oppure di pesce e crostacei e si presta a innumerevoli abbinamenti.

Con il Sauvignon non puoi sbagliare, lo trovi sul nostro sito prodotto direttamente dai viticoltori del Friuli.

La Malvasia

Ci avviamo alla conclusione di questo articolo con gli ultimi due vini, sicuramente non ultimi per importanza!

La Malvasia è una varietà che si trova lungo le coste dell’Adriatico, il cui nome deriva da un piccolo paese del Peloponneso, Moni Emvasis, dove i veneziano gustarono per la prima volta questo vino. Nei secoli, i veneziani trasferirono le piante di Malvasia in tutti i loro possedimenti e nel XVI secolo divenne il vino più importante e popolare in Europa!

malvasiaCaratteristiche
Questo vino è caratterizzato da:

  • colore giallo paglierino;
  • un profumo inconfondibile fruttato e di erbe aromatiche;
  • gusto fresco, asciutto, fruttato e speziato, caratterizzato da una grande sapidità.

Abbinamenti
È un vino ideale per accompagnare gli antipasti, oppure da accompagnare ai piatti di pesce, come i risotti, e ai crostacei.

Lo Chardonnay

Concludiamo parlando dello Chardonnay, un vitigno internazionale a bacca bianca, di origine francese. È apprezzato in tutto il mondo e in Italia è coltivato in varie regioni, tra cui il Friuli e l’Alto Adige, che sono zone di spicco per la sua produzione.

ChardonnayCaratteristiche
Il vino Chardonnay si presenta:

  • dal colore giallo paglierino;
  • dai sentori fruttati;
  • dal sapore asciutto, sapido e fine.

Abbinamenti
Anche in questo caso, ti consigliamo l’abbinamento con antipasti leggeri e piatti a base di pesce e molluschi.

Adesso che conosci le caratteristiche principali di questi ottimi vini bianchi prodotti in Friuli Venezia Giulia, non ti resta che cominciare la degustazione. Puoi trovarli tutti sul nostro sito, prodotti dai viticoltori del Friuli, scoprili tutti qui!

Il Verduzzo Friulano: caratteristiche e abbinamenti

In questo articolo scopriamo il Verduzzo friulano, un vino autoctono della regione Friuli Venezia Giulia, che da tantissimi anni viene servito sulle tavole come simbolo del territorio.

Il vitigno Verduzzo Friulano

Il Verduzzo Friulano è un vitigno a bacca bianca molto antico, che ha una lunga storia da raccontare. Infatti, si tratta di uno dei vitigni autoctoni più antichi del Friuli!

Una curiosità storica…
Il vino Verduzzo fu servito anche ai banchetti di papa Gregorio XII, insieme al Ramandolo, un altro inconfondibile vino della tradizione friulana di cui abbiamo parlato nel nostro precedente articolo.

Leggi l’articolo sul Ramandolo qui.

ramandolo
Vigneti di Verduzzo giallo

Il vino Ramandolo è prodotto proprio con le uve del Verduzzo giallo. Infatti, possiamo trovare due differenti varietà di questo vitigno, il verduzzo e il verduzzo giallo o di Ramandolo.

La seconda varietà, che viene coltivata nei bellissimi territori collinari di Nimis, produce un vino passito, da dessert, di colore giallo oro con riflessi ambrati.
Lo trovi anche sul nostro sito, qui!

Il Ramandolo è ottenuto lasciando appassire le uve del Verduzzo e il risultato è un vino dolce molto alcolico, ideale da bere a fine pasto.

Le caratteristiche

Il Verduzzo Friulano è un vino eccellente del panorama enologico friulano, che vale la pena di scoprire.
Cosa si prova a bere un calice di Verduzzo Friulano? Scopri il suo aroma e il suo gusto caratteristico.

Ecco le caratteristiche principali:

  • è un vino che si presenta dal colore giallo paglierino, chiaro e brillante, con riflessi verdognoli;
  • ha un aroma ricco, ampio e persistente, che ricorda la mela, la pera, l’albicocca e la pesca-noce;
  • ha un gusto pieno, leggermente acidulo e fruttato, che riprende in bocca le sensazioni olfattive.

La migliore temperatura di servizio va dagli 8°C ai 12°C, perché il Verduzzo è meglio servirlo fresco per godere appieno di tutte le sue caratteristiche uniche.

Il suo gusto tannico, ma gentile al palato lo rende un vino ottimo da abbinare a piatti a base di uova, come le frittate, gli antipasti magri e i risotti a base di erbe.
Inoltre, ti consigliamo di bere questo vino a fine pasto e in accompagnamento a dolci e biscotti secchi.

I produttori

Se vuoi degustare anche tu questo vino caratteristico della tradizione friulana, puoi trovarlo sul nostro sito, prodotto dai viticoltori della regione che si impegnano di generazione in generazione per ottenere un vino di qualità che sia in grado di raccontare il suo territorio di provenienza.

Bere un bicchiere di Verduzzo Friulano è una vera e propria esperienza degustativa, che ti trasporta in un viaggio di gusti e aromi attraverso le viti del Friuli, curate e gestite dai bravissimi viticoltori locali.

Il nostro progetto è quello di portare i sapori unici della regione anche nelle altre regioni italiane. Per questo, vogliamo raccontarti di più sulla storia di alcuni dei piccoli produttori che creano questo ottimo vino.

Cascina Lavaroni
verduzzo friulano lavaroniL’azienda, situata a Buttrio, è stata creata da Giulio Lavaroni negli anni ‘50 e oggi viene gestita dal figlio Marcello.
La produzione del vino Lavaroni è ricca e diversificata e proviene da una delle migliori zone DOC d’Italia, i Colli Orientali del Friuli, da cui nascono i loro preziosi vini.

Puoi degustare il Verduzzo Friulano di Cascina Lavaroni qui.

 

 

verduzzo friulanoAzienda Agricola Foschiatto
Questa azienda fa parte della Latteria turnaria di Ravosa e Magredis, fondata nel 1886 in una zona disposta sia all’allevamento della Pezzata Rossa Italiana, che alla produzione di vini.

La cooperativa è tra le più antiche in Friuli e rappresenta un punto di riferimento per il Comune di Povoletto, come promotore dei prodotti tipici locali.

L’azienda, infatti, produce sia formaggi e burro di prima scelta che vini eccellenti, tra cui il Verduzzo, che puoi trovare qui.

 

verduzzo friulanoVigneti Conte
Vigneti Conte è un’azienda storica di Monfalcone, passata in eredità da quattro generazioni, che produce vini friulani di qualità.

L’azienda vitivinicola è stata ristrutturata ed ampliata per offrire a tutti i clienti affezionati un luogo di degustazione dei vini e dei gustosi prodotti tipici del territorio.

Trovi il Verduzzo Friulano di Vigneti Conte qui.

Gli abbinamenti

Per gustare al meglio il Verduzzo Friulano, di seguito ti consigliamo qualche abbinamento.

  • Antipasti e minestre. Questo vino versatile si presta bene ad accompagnare le portate di inizio pasto, come antipasti magri e risotti alle erbe, oppure frittate di uova.
  • Prosciutto di San Daniele DOP. Non possiamo che consigliarti di bere un calice di Verduzzo Friulano degustando un buon tagliere di prosciutto crudo di San Daniele, un prosciutto dal gusto delicato, immancabile su una tavola a base di prodotti friulani.
  • Formaggi. I formaggi delle latterie locali sono perfetti insieme al Verduzzo, che, essendo un vino dal gusto pieno e fruttato, si presta soprattutto all’abbinamento con i formaggi più freschi o mezzani, come il Latteria Fresco o il Montasio DOP stagionato 6 mesi.
  • Dolci e biscotti. Infine, un calice di Verduzzo Friulano è perfetto soprattutto da degustare a fine pasto, insieme a dolci, come il Dolce Aquileia della Pasticceria Mosaico e ai biscotti secchi.

L’aroma e il gusto inconfondibili di questo vino simbolo del Friuli sapranno sicuramente conquistare anche i palati più raffinati e gli appassionati di vino. Buona degustazione!

Il fascino inconfondibile del Refosco: storia, caratteristiche e abbinamenti

In questo articolo parliamo del Refosco, un vino rosso che occupa un posto speciale nel panorama enologico della regione Friuli- Venezia Giulia, grazie alle sue caratteristiche uniche.

Continua a leggere l’articolo per scoprire la storia, le caratteristiche e qualche abbinamento speciale per degustare al meglio questo vino!

La storia del Refosco

Il Refosco affonda le sue radici nell’antichità, durante l’epoca dell’Antica Roma, in cui veniva denominato racimulus fuscus tradotto poi in ràp fosc, ovvero ‘grappolo scuro’.

Gli antichi romani apprezzavano molto questo vino dal grappolo di colore rosso scuro ed intenso e possiamo trovarlo citato anche nella Naturalis Historia di Plinio Il Vecchio.

Il Refosco viene menzionato come vino prezioso e molto rinomato, presente in numerosi banchetti assieme ad altri vini della tradizione friulana, come il Ramandolo.

Si pensa addirittura che fosse il vino preferito di Livia, imperatrice e moglie di Augusto.
Inoltre, nel 1409 fu presente sulle tavole del banchetto in onore di Papa Gregorio XII a Cividale del Friuli. Scopri di più sulla sua storia qui.

Dunque, possiamo affermare con certezza che questo vino è davvero apprezzato da secoli!

Le caratteristiche

Azienda vitivinicola Di GasperoIl Refosco è un vino che viene prodotto con le uve dell’omonimo vitigno.

Il vitigno trova la sua massima espressione nelle regioni del Friuli- Venezia Giulia e in alcune zone del Veneto, in cui il clima favorevole e i terreni ricchi contribuiscono ad una produzione di qualità.

Quando si parla di Refosco, è bene specificare che ci sono diverse tipologie e, tra queste, è opportuno soffermarsi sul Refosco dal Peduncolo Rosso, caratterizzato dal colore rosso porpora del rachide, ovvero del rametto che connette il raspo alla vite.

Scopriamo alcune delle sue caratteristiche principali. Cosa aspettarsi quando si beve un calice di Refosco?

  • È un vino dal colore rosso rubino, intenso, tendente al violaceo.
  • Ha un profumo ricco, intenso e gradevole, con sentori fruttati.
  • Si presenta dal gusto ricco, asciutto e pieno.

Questo vino è caratterizzato da un sapore tannico, forte e deciso, ideale da abbinare ad arrosti di carne e formaggi stagionati.

Inoltre, ricorda che la temperatura di servizio è molto importante! Per esaltare al meglio le caratteristiche, la temperatura di servizio consigliata è di 18°-20° C.

Il Refosco di Faedis

faedisVale la pena soffermarsi sul Refosco prodotto nel territorio di Faedis, collocato a ridosso delle prealpi Giulie.

Da questo vitigno autoctono del Friuli nasce un vino che racchiude i profumi e i colori del territorio di produzione, che ha acquisito una sua particolare unicità, grazie alla sapiente produzione dei viticoltori del territorio e alle caratteristiche del terreno in cui nasce.

La sua unicità deriva in parte anche dalle attenzioni richieste dalla vite, considerando le sfide che il territorio può presentare, non sempre offrendo condizioni ottimali per la coltivazione.

I viticoltori del Refosco di Faedis
Se non l’hai ancora fatto, ti consigliamo caldamente di degustare questo prezioso vino rosso secco, in cui ritroverai gli aromi del territorio. Lo trovi nel nostro negozio online, prodotto dai viticoltori del Friuli con passione e tanta dedizione.

Ecco il Refosco di Faedis che puoi trovare sul nostro sito…
Prodotti da Azienda Agricola Di Gaspero Flavio & Umberto:

• Il Refosco di Faedis, un vino dal gusto più fruttato e leggero.

• Il Refosco di Faedis Riserva, un vino più minerale e strutturato.

 

 

refosco riservaProdotti da Azienda Agricola Zani Elvio di Zani Claudio:

• Il Refosco di Faedis, dal profumo ricco ed intenso su note fruttate e speziate di sottobosco, mora selvatica e lampone; dal gusto pieno, con retrogusto leggermente amarognolo.

• Il Refosco di Faedis Riserva, dal profumo ricco ed intenso, con note che vanno dal floreale al fruttato; dal gusto pieno, con retrogusto leggermente amarognolo.

Gli abbinamenti

È arrivato il momento di scoprire come abbinare questo vino, per degustarlo al meglio!

Il sapore forte e deciso del Refosco lo rende il vino ideale per accompagnare la carne, specialmente:

  • la cacciagione;
  • le carni grasse;
  • gli arrosti;
  • la carne di cervo e di cinghiale;
  • il pollame;
  • la carne alla griglia;
  • i sughi di carne, come il ragù di cinghiale.

Inoltre, si sposa davvero bene ai formaggi stagionati, che hanno un sapore più sapido e intenso di quelli freschi, che invece sarebbero sovrastati dal gusto del Refosco.

Infatti, è ottimo con un tagliere di formaggi stagionati e salumi saporiti, come lo speck.

Da non perdere è anche l’abbinamento con il tipico Frico friulano, un piatto della tradizione fatto con formaggi di varia stagionatura, a cui vengono aggiunte le patate o altri ingredienti.

Non ti resta che degustare questo vino rosso della tradizione, che racchiude in sé gli aromi e la ricca storia del suo territorio.

Il vino Friulano: storia e abbinamenti

L’Italia è un paese rinomato in tutto il mondo per la sua tradizione vinicola e, tra le numerose zone, il Friuli- Venezia Giulia è una delle regioni che si distingue di più per la sua produzione di ottimi vini di qualità.

In questo articolo esploriamo il vino Friulano, ex Tocai, uno dei vini bianchi più pregiati e rappresentativi della regione, un prodotto unico e molto legato al suo territorio di produzione.

Se sei un’amante dei vini, avrai sicuramente già sentito parlare del Friulano, ma conosci la sua storia, la produzione e l’origine del suo nome?

Se sei curioso di scoprire di più, leggi l’articolo!

La storia del vino Friulano

Prima di tutto, scopriamo le interessanti origini di questo vino, che si intrecciano a quelle del Tokaji ungherese, un vino che, in quanto a caratteristiche, si differenzia molto dal Friulano.
Infatti, prima di cominciare a parlare di questo vino, è necessario specificare come la sua storia sia collegata a quella del Tokaji ungherese.

Qualche curiosità sul nome…
Inizialmente, il vino veniva chiamato Tocai Friulano, ma, nel 2007 fu ufficialmente cambiato il nome in Friulano.
Questo cambio di nome avvenne in risposta ad una sentenza europea, che mirava ad evitare qualsiasi possibile confusione con il vino ungherese Tokaji.
Per questo, oggi è conosciuto come Friulano o ex Tocai.

Il Friulano è un vitigno autoctono a bacca bianca della regione del Friuli- Venezia Giulia e le sue origini, come testimoniano alcuni documenti scritti più di due secoli fa, sono molto antiche.
Per quanto riguarda la storia e le origini del vino, studi recenti sul DNA riportano somiglianze con il Sauvignon francese. Da queste analisi risulta che il Friulano possa essere un parente strettissimo del vitigno Sauvignonasse francese, probabilmente introdotto in Friuli a metà dell’Ottocento, durante il periodo in cui iniziò la coltivazione dei vitigni francesi nella regione. Scopri di più sulla storia del Friulano qui.

Ci sono varie leggende e storie che riguardano le origini del vino Friulano ex Tocai e il collegamento con il suo omonimo ungherese.
Ad esempio, una leggenda narra che fu il patriarca di Aquileia, Bertoldo IV di Andechs- Merania a portare alcune piante del Tocai come regalo al sovrano ungherese Bela IV.

Legata alla storia e alle origini del Friulano, sappiamo anche che nel Seicento, “la nobile famiglia goriziana Formentin mandò in sposa a un conte ungherese la figlia Aurora”, la cui dote includeva 300 barbatelle di vite.

La produzione

Il grappolo delle uve del Friulano è compatto e composto da acini d’uva di media grandezza, dalla buccia non troppo spessa, il che rende la varietà molto sensibile alle piogge durante il periodo di maturazione. Continua a leggere per scoprire tutti i passaggi del processo di produzione di questo vino.

Vuoi assaggiarlo? Sul nostro sito trovi:

 

 

 

  • vino friulano di gasperoil Friulano DOC di Azienda Agricola Di Gaspero Flavia e Umberto;

 

 

 

  • vino friulano vendrame vignis del dogeil Friulano di Vendrame- Vignis Del Doge;

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scopriamo il processo di produzione di questo vino, come ci spiega Forchir!

Prima di tutto le uve fresche arrivano alla cantina e passano nelle presse vacuum, dove vengono delicatamente premute con una lieve pressione e in riduzione di ossigeno.
In seguito alla svinatura e alla separazione delle bucce dal mosto fiore, quest’ultimo è convogliato nei vasi vinari in acciaio. In questi vasi subisce, con l’aggiunta dei lieviti, una fermentazione alcolica ad una temperatura di circa 12°C per circa 10 giorni.
Dopo, avviene un travaso con eliminazione delle particelle più grossolane e un periodo di affinamento.

A seguito, avviene la separazione delle fecce nobili in sospensione, con la decantazione a freddo, così che precipitino sul fondo del vaso vinario.
Infine, dopo un periodo di riposo, si procede all’imbottigliamento.

azienda forchir viticoltori in friuli vigne
Vigne Forchir

Le caratteristiche del vino Friulano

Nonostante il collegamento con il Tokaji ungherese, il vino Friulano non potrebbe essere più diverso per le sue caratteristiche.
Infatti, il Tokaji ungherese è un vino molto dolce, mentre il Friulano è un bianco secco, fruttato, con uno spiccato sapore di mandorla.
Anche dal punto di vista della gradazione alcolica i due vini differiscono, in quanto quello ungherese ha circa 15° e il Friulano circa 13°.

A questo punto, scopriamo le caratteristiche principali di questo vino:

  • si presenta dal colore giallo brillante, con riflessi verdognoli;
  • come aroma, offre un complesso bouquet floreale, nel quale spicca la mandorla amara;
  • al gusto, si presenta con un sapore armonico e una rinfrescante acidità. È un vino decisamente versatile, che si presta all’abbinamento con piatti e alimenti molto diversi.

Il Friulano è un vino fermo, di struttura, che si distingue soprattutto per il suo inconfondibile aroma di mandorla amara, che si unisce agli aromi di fiori bianchi di campo, quali camomilla, biancospino e acacia e ai ricordi di frutta matura.
Al gusto, è un vino fresco, sapido e di corpo, dal finale ammandorlato.

I migliori abbinamenti

Questo è un vino davvero speciale, che rappresenta appieno il suo territorio. Per questo, vogliamo aiutarti a godertelo al meglio, consigliandoti qualche abbinamento per degustare il Friulano come si deve!

Ecco qualche idea:

  • Come aperitivo, è il vino perfetto per accompagnare i tuoi momenti in compagnia, con qualche stuzzichino.
  • Con il pesce! Il Friulano è eccezionale, soprattutto con i crostacei o con antipasti di pesce. Provalo insieme alla trota affumicata di Sauris, la trovi qui.
  • Insieme alle carni bianche, come, ad esempio, con un’insalata fredda di faraona bollita.
  • Insieme al prosciutto di San Daniele DOP, per un abbinamento unico e tradizionale da non perdere.
  • Con i formaggi giovani, come il Latteria fresco! Provalo per accompagnare un bel tagliere di formaggi freschi e prosciutto crudo.
  • Con il Frico croccante, un piatto semplice e unico della tradizione friulana.
  • Con i Cjarsons carnici. Se non li hai ancora provati, trovi la ricetta della chef Lorena De Sabata per preparare i Cjarsons qui.

Un ultimo consiglio… la temperatura di servizio è importante! Il Friulano andrebbe servito ad una temperatura di 8-10°C.

Il Friulano è un tesoro enologico del Friuli, con una storia ricca e una versatilità che lo rende adatto da abbinare a tanti piatti diversi e per accompagnare le più svariate occasioni.
Adesso non ti resta che trovare l’abbinamento migliore! Buona degustazione!

Il Ramandolo: una gemma DOCG del Friuli

Conosci il Ramandolo? Si tratta di un vino tradizionale friulano dalle origini antiche. Nonostante sia un vino passito, possiamo definirlo come “dolce non dolce” e i suoi migliori abbinamenti spaziano dalla pasticceria al prosciutto di San Daniele!
È un vino davvero unico, che racchiude in sé tutti i profumi e gli aromi del territorio dal quale proviene.
Leggi questo articolo per scoprire di più sul Ramandolo DOCG!

Origini e caratteristiche del vino Ramandolo

Cominciamo a conoscere questo vino, che è un passito prezioso ed elegante, un vino da meditazione e non solo, che si presenta dal colore dorato, con dei bellissimi riflessi ambrati.
Ha un profumo intenso, che ricorda la frutta e un gusto morbido “dolce non dolce”.

Questo vino passito è dolce, ma non stucchevole, presenta una giusta acidità e un aroma che richiama l’albicocca e la frutta secca e disidratata.

Una curiosità storica…
Il Ramandolo è un vino antico, che viene citato per la prima volta in un menù servito a papa Gregorio XII! Infatti, fu il papa a farlo inserire nella lista dei vini da servire sulle tavole durante i banchetti.

Le sue origini, come quelle di altri vini della produzione enologica friulana, come il Picolit e il Refosco, probabilmente risalgono a prima ancora dell’arrivo dei Romani!
Dunque, è un vino dalla tradizione centenaria, che racchiude anni di storia e di tradizione tramandata nelle generazioni.

La coltivazione del Ramandolo

nimis ramandolo
Nimis

Il Ramandolo viene prodotto esclusivamente con le uve di Verduzzo friulano o giallo, un vitigno autoctono tra i più antichi del Friuli.

Questo vino è molto legato al territorio di produzione, che presenta un clima e un terreno ideali per la sua maturazione e per lo sviluppo della parte aromatica del vino.
Infatti, le uve maturano un mese dopo rispetto ad altre zone dei Colli Orientali e questo è un aspetto fondamentale per permettere l’appassimento, che inizia sulla pianta, e la concentrazione della parte zuccherina delle uve.

Oggi, questo vino è prodotto nel rispetto della tradizione. La vendemmia delle uve avviene solitamente tardi, verso la fine di ottobre o l’inizio di novembre, per permettere lo sviluppo della giusta concentrazione di zucchero nel frutto. La pigiatura, invece, avviene nella prima metà di novembre. Scopri di più sul sito dell’Associazione Oro di Ramandolo.

Uno dei tratti distintivi e più affascinanti di questo vino è il suo colore caldo, dorato e ambrato. Sono proprio la raccolta tardiva e l’appassimento che conferiscono al Ramandolo il suo colore caratteristico.

Il clima, caratterizzato da forti escursioni termiche e da piogge frequenti, è un aspetto fondamentale, che contribuisce fortemente a determinare l’unicità di questo vino.

Inoltre, essendo un vino DOCG le sue zone di produzione sono limitate all’area geografica del Ramandolo, nei territori dei comuni di Nimis e Tarcento, in provincia di Udine.

Lo sapevi che…
Questo pregiato vino bianco è stato il primo vino friulano ad ottenere la DOCG, ovvero la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, che ne indica l’origine geografica.

Il territorio
Scopriamo di più sullo splendido territorio collinare di Nimis, che ci regala questo vino così particolare!
Nimis è un’antica fortificazione romana, che ha svolto un importante ruolo strategico nel ducato longobardo del Friuli e che ospita uno dei più antichi luoghi di culto della regione, la Pieve dei SS. Gervasio e Protasio, edificata attorno all’VIII secolo, una delle chiese più antiche del Friuli.

Oggi è la terra dei vini dei Colli Orientali del Friuli, tra cui il Ramandolo DOCG. È una località immersa tra boschi di faggi, olmi e acacie, in cui si trova la frazione di Ramandolo.
Questo territorio rappresenta la zona di coltivazione più a nord della regione e tra le più a nord d’Italia.
I vigneti, situati sulle colline con pendenze talvolta anche molto accentuate, sono riparati dai freddi venti del nord dal Monte Bernadia. A causa delle forti pendenze del territorio collinare, spesso le lavorazioni sulle vigne devono essere fatte completamente a mano!

I produttori
Scopriamo di più sui nostri produttori di Ramandolo DOCG.

cooperativa ramandoloPrima di tutto, conosciamo la Cooperativa Ramandolo di Nimis, che nasce con l’obiettivo di diffondere e far assaporare il vino Ramandolo in tutta Italia.
La cooperativa, diventata un punto di riferimento nella zona, nel tempo ha migliorato sempre di più la qualità e la tecnica di vinificazione, iniziando nel 2018 a seguire ogni passaggio, a partire dalla produzione dell’uva. Assaggia il vino della Cooperativa qui!

  • Vigneti Micossi è un’azienda che produce vino già dagli inizi del Novecento. Negli anni ‘60, quando il proprietario Alberto Micossi comincia a coltivare viti autoctone, acquisisce la sua impostazione definitiva.
    I vini di Vigneti Micossi sono unici e indimenticabili per il loro aroma ricco di bouquet particolari.
  • L’azienda agricola Vizzutti di Sandro e Marco è composta da piccoli appezzamenti distribuiti sul territorio di Nimis, così da poter fare una selezione attenta delle varie tipologie di uve che determinano la qualità dei vini.

Scopri di più sui nostri produttori, qui e guarda il video della Cooperativa Ramandolo di Nimis per scoprire di più sulla coltivazione del Ramandolo.

Come servirlo e abbinamenti migliori

ramandolo vigneti micossi
Ramandolo di Vigneti Micossi

Il Ramandolo DOCG è un vino passito dai riflessi dorati, che possiamo definire “dolce e non dolce”, ma, contrariamente a quanto si possa essere portati a pensare, non si presta solo all’abbinamento con i dessert.

L’abbinamento migliore è quello con i formaggi e con il prosciutto di San Daniele!

Già dagli anni ‘70, le persone erano solite a recarsi a Ramandolo, nell’osteria gestita dalla Cooperativa, per degustare questo vino con formaggi e prosciutto di San Daniele.

Sia che si scelga di degustare il Ramandolo come vino da meditazione, che da aperitivo in compagnia, questo prezioso vino è in grado di rendere i momenti unici e davvero speciali.

Un ultimo consiglio…
Se scegli di degustarlo insieme a un dolce, ti consigliamo la pasticceria secca, come i biscotti!

Di seguito trovi qualche idea di abbinamento con i prodotti tipici friulani:

  • con la Gubana o i biscotti di Pasticceria Mosaico, per un abbinamento dolce e goloso;
  • con qualche fetta di Montasio DOP, è ottimo soprattutto se il formaggio è stagionato o stravecchio;
  • con il fois gras, a inizio pasto;
  • con i formaggi molli, come il brie;
  • con il prosciutto di San Daniele e con i fichi per una combinazione unica e tradizionale!

Questo è un vino prezioso, un concentrato di profumi e aromi del territorio, che oggi rappresenta una vera rarità! Infatti, sono poco più di 150.000 le bottiglie che vengono prodotte ogni anno.
È un vino dalla dolcezza molto equilibrata, che si distingue per la sua eleganza e raffinatezza, che lo rendono un vero gioiello del panorama enologico italiano.

Non ti resta che provarlo e goderti il meraviglioso viaggio di aromi e sapori del Ramandolo DOCG!

I vini friulani da aperitivo

Sei un amante degli aperitivi? Se la risposta è sì, probabilmente riconosci bene la seguente situazione.
Finalmente, dopo una lunga giornata di lavoro, puoi concederti una pausa. Sei seduto in compagnia dei tuoi amici e stai già pregustando il momento di relax che hai atteso per tutta la giornata. Non ti resta che ordinare da bere un buon bicchiere di vino e qualche sfizioso stuzzichino. Ma quale vino scegliere?

Leggi l’articolo per conoscere i vini della regione e scopri i migliori vini friulani da aperitivo.

I vini friulani

vini friulani bianchi

Un buon bicchiere di vino ti trasporta in un viaggio di sapori e aromi, alla scoperta del territorio e della tradizione friulana.

La regione del Friuli Venezia Giulia è la patria di molti ottimi vini, riconosciuti dagli intenditori per la loro qualità elevata.
Continua a leggere per scoprire di più su questi meravigliosi vini, dal Friulano, al Ramandolo, al Merlot… vieni a conoscere i vini della tradizione, prodotti con passione e dedizione dai nostri piccoli produttori, con l’obiettivo di portare i sapori e gli aromi del territorio nei calici di tutti gli Italiani.

Ecco alcuni dei nostri meravigliosi vini friulani:

  • Tra i bianchi più conosciuti sicuramente c’è il Friulano, il vino autoctono per eccellenza, noto storicamente come Tocai o Tocai Friulano.
    Il Friulano è un vino bianco, secco, molto apprezzato e dalle origini antichissime. Ha un colore giallo paglierino, sentori floreali e una nota finale tipica di mandorla amara.
    È perfetto come vino da aperitivo o da antipasti e si abbina molto bene anche al prosciutto di San Daniele, ai formaggi giovani e ai piatti di pesce.

 

  • Non possiamo parlare di vini friulani senza citare il Ramandolo!
    Un vino passito prezioso, elegante, da meditazione e non solo! Si presenta dal colore dorato, con riflessi ambrati, ha un profumo intenso, che ricorda la frutta e un gusto morbido “dolce e non dolce”.
    Questo vino è prodotto con le uve di Verduzzo friulano, un vitigno autoctono tra i più antichi del Friuli. La zona di Ramandolo ha un clima e un terreno perfetti per la sua maturazione e per lo sviluppo della parte aromatica del vino. Infatti, in questa zona le uve maturano un mese dopo rispetto ad altre zone dei Colli Orientali e questo è fondamentale per l’appassimento e la concentrazione della parte zuccherina delle uve.
    Nonostante sia un vino passito, non si presta solo all’abbinamento con i dolci, in particolare alla pasticceria secca, ma soprattutto ai formaggi e al prosciutto di San Daniele.
    Questi abbinamenti caratteristici dimostrano che questo vino non sia solo da meditazione ma anche da aperitivo, in grado di rendere speciale la serata.

 

  • Un altro vino tipico friulano che non puoi perderti è il Ribolla Gialla, uno vino elegante che è sempre stato presente sulle tavole della nobiltà veneziana. La Ribolla Gialla è un vitigno autoctono del Friuli Venezia Giulia, già coltivato fin dall’epoca Romana.
    Ha un colore giallo paglierino, presenta sentori di fiori d’acacia e note fruttate di mela verde e pesca. Al gusto, è asciutto, fresco e citrino. È il vino ideale per accompagnare antipasti, piatti e fritture di pesce.

 

  • In seguito, abbiamo un vino rosso, il Merlot! Un vino classico, elegante, dal colore rosso rubino intenso e dal gusto ben strutturato con note fruttate. Si presta sia a piatti semplici, che raffinati, soprattutto con carne alla griglia, primi piatti al sugo di carne, salumi e affettati tipici e formaggi stagionati.

 

  • Un altro vino rosso tipico che non può mancare sulla tua tavola è il Refosco. Un vino dal colore rosso rubino tendente al violaceo, che presenta un profumo ricco, intenso e gradevole e sentori fruttati. Dal gusto ricco, asciutto e pieno che si sposa perfettamente con carni grasse, arrosti e formaggi stagionati.

Una curiosità in più sul vino Ramandolo… guarda il video!

L’aperitivo italiano

Uno dei modi migliori per godersi un bel bicchiere di vino è l’aperitivo! Che sia un momento di relax a fine giornata o una pausa prima di pranzo, l’obiettivo dell’aperitivo è sempre lo stesso: bere qualcosa da soli o in compagnia e “prepararsi” al pasto.

Qualche curiosità…
Lo sapevi che la parola “aperitivo” deriva dal latino “aperitivus”, ovvero “che apre”? Infatti, l’aperitivo si riferisce a una bevanda alcolica o analcolica che ha lo scopo di stimolare l’appetito. Possiamo dire in modo colloquiale che “ci apre lo stomaco” e ci prepara al pasto.

Il momento dell’aperitivo è solitamente la sera, dalle 18 in poi e consiste in bevande alcoliche o non, spesso accompagnate da qualche stuzzichino, più o meno consistente.

LA STORIA
La sua storia è molto antica e viene fatta risalire all’antica Grecia, con il medico e filosofo Ippocrate, uno dei padri della medicina. È stato proprio Ippocrate ad inventare il “primo aperitivo”, il Vinum Hippocraticum, un vino bianco e dolce, che veniva reso amaro dalla macerazione di alcuni fiori al suo interno. Lo scopo di questa bevanda era puramente medico e veniva dato da Ippocrate per aiutare a stimolare l’appetito nei pazienti che soffrivano di inappetenza. Scopri di più.

Possiamo trovare un precursore dell’aperitivo moderno anche nella Roma antica, ovvero il Mulsum, una bevanda a base di vino ad alta gradazione alcolica e miele che aveva lo scopo di stimolare l’appetito in preparazione ai ricchi banchetti.

L’aperitivo come lo conosciamo oggi, invece, nasce a Torino nel 1786, con l’introduzione del Vermut da parte del distillatore piemontese Antonio Benedetto Carpano. Questa bevanda, ottenuta da vino bianco aromatizzato con erbe e spezie, ha riscontrato da subito un grande successo e si è diffusa rapidamente.

Negli anni l’aperitivo ha subito molte variazioni e, ad oggi, sono moltissime le tipologie di bevande utilizzate per accompagnare il momento di relax prima di cena, che variano anche di regione in regione.

I vini friulani da aperitivo

Oltre a quelli che abbiamo citato in precedenza, sul nostro sito puoi trovare diversi altri vini friulani che si prestano all’aperitivo. Di seguito ne trovi alcuni esempi:

prosecco doc san carlo• Il Prosecco DOC extra dry di San Carlo. Il Prosecco è uno dei vini da aperitivo per eccellenza, l’ideale per passare una serata in compagnia.
Dal colore giallo paglierino, con riflessi verdognoli, presenta un aroma fruttato e floreale, con prevalenza di mela verde, pesca e sentori di fiori d’acacia e gelsomino.
Al gusto è fresco, con una nota dolce e morbida che poi lascia spazio alla nota acida.

 

 

spumante san carlo• Lo Spumante bianco extra dry di San Carlo, che ha ottenuto la Top Quality attuando i più avanzati sistemi di Coltivazione Vinicola utilizzando la Tecnologia Dinamica per la coltivazione dell’uva.
Questo sistema è in grado di ottimizzare la maturazione dell’uva Glera, esaltandone i profumi floreali e agrumati.

 

 

 

• Il Sauvignon DOC di Wine Sofia. Un vino dal colore giallo paglierino vivace e brillante, con evidenti riflessi verdognoli. Presenta profumi freschi e incisivi di lime, frutto della passione e mentuccia.
Al gusto si presenta morbido, sapido e aromatico, con sottili note citrine.

 

 

 

• Il Sauvignon di Vigneti Conte. Un vino elegante, di derivazione francese, che si sceglie per la sua piacevole fragranza, unita alla freschezza.
Ottimo come aperitivo, in quanto molto versatile.

 

 

 

• Il Keit di Vigneti Conte. Il vino spumante ideale come aperitivo e a tutto pasto, per rendere ogni momento un’occasione speciale per festeggiare.

 

 

 

fattoreffe spumante dolce• Il vino Rosato Spumante dolce di La Fattoria di Pavia. Uno spumante dal profumo intenso e delicato, con un perlage fine e persistente.
Ottimo come aperitivo after work con stuzzichini raffinati, formaggi, composte e salumi.

 

6 Idee di aperitivo con i vini friulani

In generale, il vino è rimasto una delle bevande più scelte per accompagnare di pausa e relax di fine giornata.

Il Friuli, con la sua ampia tradizione vitivinicola, offre molte scelte di ottimi vini da degustare durante l’aperitivo. Continua a leggere per scoprire abbinamenti, idee e stuzzichini per un aperitivo friulano eccezionale!

Il tagliere di salumi, formaggi… e vino rosso
Un buon tagliere con il formaggio Alto But 4 mesi, qualche fetta di prosciutto di San Daniele, salame con aglio e un bel bicchiere di vino Refosco o Merlot, in base alle preferenze.

Il tagliere di formaggi, composte… e vino bianco
Un mix di formaggio Mentalino di Latteria di Lavariano, crostini di mais, composte di frutta e miele, per un tagliere da leccarsi i baffi, da accompagnare al Sauvignon di Vigneti Conte.

Il tagliere elegante di frutta, formaggio… e Prosecco
Un aperitivo a base di formaggio Montasio, frutta fresca e miele, accompagnato dall’immancabile bicchiere di Prosecco extra dry di San Carlo.

Uno stuzzichino unico e tradizionale
Con un bel bicchiere di Refosco si può degustare al meglio la Pitina IGP, un salume tipico della tradizione friulana, magari accompagnato anche da qualche fetta di pane.

L’aperitivo di pesce
Per un aperitivo più elaborato, prova l’antipasto di Trota affumicata. Trovi la ricetta, preparata dalla chef friulana Lorena De Sabata, sul nostro sito! Da accompagnare a un bicchiere di Ribolla Gialla, ottimo con il pesce!

L’ “aperi-cena”
Se hai abbastanza fame, ti proponiamo qualche fetta di Frico e polenta con un bicchiere di Cabernet Sauvignon IGT. Trovi la video ricetta del Frico alla carnica con i semi di zucca preparato dalla chef Lorena De Sabata sul nostro sito! Se invece preferisci non cucinare, puoi scegliere il frico già pronto, preparato dai nostri produttori.

Un consiglio in più…
Mi raccomando, ricordati di servire il vino alla giusta temperatura per degustarlo al meglio.
In generale, i rossi vanno serviti a temperatura ambiente o leggermente freschi e i bianchi vanno tenuti al fresco prima di essere serviti e, una volta aperti, andrebbero mantenuti nel ghiaccio.
Per scoprire di più sulle temperature di servizio dei vini e sulla scelta dei calici, visita il sito di uno dei nostri produttori qui!

Alla fine, non esiste una regola precisa, il miglior vino da aperitivo è quello che preferisci tu! Adesso sai tutto quello che serve per creare degli aperitivi tradizionali con i vini friulani davvero invidiabili. Cin cin!