Skip to main content

Spedizione Gratuita da €39,90

Tag: Abbinamenti

Il fascino inconfondibile del Refosco: storia, caratteristiche e abbinamenti

In questo articolo parliamo del Refosco, un vino rosso che occupa un posto speciale nel panorama enologico della regione Friuli- Venezia Giulia, grazie alle sue caratteristiche uniche.

Continua a leggere l’articolo per scoprire la storia, le caratteristiche e qualche abbinamento speciale per degustare al meglio questo vino!

La storia del Refosco

Il Refosco affonda le sue radici nell’antichità, durante l’epoca dell’Antica Roma, in cui veniva denominato racimulus fuscus tradotto poi in ràp fosc, ovvero ‘grappolo scuro’.

Gli antichi romani apprezzavano molto questo vino dal grappolo di colore rosso scuro ed intenso e possiamo trovarlo citato anche nella Naturalis Historia di Plinio Il Vecchio.

Il Refosco viene menzionato come vino prezioso e molto rinomato, presente in numerosi banchetti assieme ad altri vini della tradizione friulana, come il Ramandolo.

Si pensa addirittura che fosse il vino preferito di Livia, imperatrice e moglie di Augusto.
Inoltre, nel 1409 fu presente sulle tavole del banchetto in onore di Papa Gregorio XII a Cividale del Friuli. Scopri di più sulla sua storia qui.

Dunque, possiamo affermare con certezza che questo vino è davvero apprezzato da secoli!

Le caratteristiche

Azienda vitivinicola Di GasperoIl Refosco è un vino che viene prodotto con le uve dell’omonimo vitigno.

Il vitigno trova la sua massima espressione nelle regioni del Friuli- Venezia Giulia e in alcune zone del Veneto, in cui il clima favorevole e i terreni ricchi contribuiscono ad una produzione di qualità.

Quando si parla di Refosco, è bene specificare che ci sono diverse tipologie e, tra queste, è opportuno soffermarsi sul Refosco dal Peduncolo Rosso, caratterizzato dal colore rosso porpora del rachide, ovvero del rametto che connette il raspo alla vite.

Scopriamo alcune delle sue caratteristiche principali. Cosa aspettarsi quando si beve un calice di Refosco?

  • È un vino dal colore rosso rubino, intenso, tendente al violaceo.
  • Ha un profumo ricco, intenso e gradevole, con sentori fruttati.
  • Si presenta dal gusto ricco, asciutto e pieno.

Questo vino è caratterizzato da un sapore tannico, forte e deciso, ideale da abbinare ad arrosti di carne e formaggi stagionati.

Inoltre, ricorda che la temperatura di servizio è molto importante! Per esaltare al meglio le caratteristiche, la temperatura di servizio consigliata è di 18°-20° C.

Il Refosco di Faedis

faedisVale la pena soffermarsi sul Refosco prodotto nel territorio di Faedis, collocato a ridosso delle prealpi Giulie.

Da questo vitigno autoctono del Friuli nasce un vino che racchiude i profumi e i colori del territorio di produzione, che ha acquisito una sua particolare unicità, grazie alla sapiente produzione dei viticoltori del territorio e alle caratteristiche del terreno in cui nasce.

La sua unicità deriva in parte anche dalle attenzioni richieste dalla vite, considerando le sfide che il territorio può presentare, non sempre offrendo condizioni ottimali per la coltivazione.

I viticoltori del Refosco di Faedis
Se non l’hai ancora fatto, ti consigliamo caldamente di degustare questo prezioso vino rosso secco, in cui ritroverai gli aromi del territorio. Lo trovi nel nostro negozio online, prodotto dai viticoltori del Friuli con passione e tanta dedizione.

Ecco il Refosco di Faedis che puoi trovare sul nostro sito…
Prodotti da Azienda Agricola Di Gaspero Flavio & Umberto:

• Il Refosco di Faedis, un vino dal gusto più fruttato e leggero.

• Il Refosco di Faedis Riserva, un vino più minerale e strutturato.

 

 

refosco riservaProdotti da Azienda Agricola Zani Elvio di Zani Claudio:

• Il Refosco di Faedis, dal profumo ricco ed intenso su note fruttate e speziate di sottobosco, mora selvatica e lampone; dal gusto pieno, con retrogusto leggermente amarognolo.

• Il Refosco di Faedis Riserva, dal profumo ricco ed intenso, con note che vanno dal floreale al fruttato; dal gusto pieno, con retrogusto leggermente amarognolo.

Gli abbinamenti

È arrivato il momento di scoprire come abbinare questo vino, per degustarlo al meglio!

Il sapore forte e deciso del Refosco lo rende il vino ideale per accompagnare la carne, specialmente:

  • la cacciagione;
  • le carni grasse;
  • gli arrosti;
  • la carne di cervo e di cinghiale;
  • il pollame;
  • la carne alla griglia;
  • i sughi di carne, come il ragù di cinghiale.

Inoltre, si sposa davvero bene ai formaggi stagionati, che hanno un sapore più sapido e intenso di quelli freschi, che invece sarebbero sovrastati dal gusto del Refosco.

Infatti, è ottimo con un tagliere di formaggi stagionati e salumi saporiti, come lo speck.

Da non perdere è anche l’abbinamento con il tipico Frico friulano, un piatto della tradizione fatto con formaggi di varia stagionatura, a cui vengono aggiunte le patate o altri ingredienti.

Non ti resta che degustare questo vino rosso della tradizione, che racchiude in sé gli aromi e la ricca storia del suo territorio.

Il vino Friulano: storia e abbinamenti

L’Italia è un paese rinomato in tutto il mondo per la sua tradizione vinicola e, tra le numerose zone, il Friuli- Venezia Giulia è una delle regioni che si distingue di più per la sua produzione di ottimi vini di qualità.

In questo articolo esploriamo il vino Friulano, ex Tocai, uno dei vini bianchi più pregiati e rappresentativi della regione, un prodotto unico e molto legato al suo territorio di produzione.

Se sei un’amante dei vini, avrai sicuramente già sentito parlare del Friulano, ma conosci la sua storia, la produzione e l’origine del suo nome?

Se sei curioso di scoprire di più, leggi l’articolo!

La storia del vino Friulano

Prima di tutto, scopriamo le interessanti origini di questo vino, che si intrecciano a quelle del Tokaji ungherese, un vino che, in quanto a caratteristiche, si differenzia molto dal Friulano.
Infatti, prima di cominciare a parlare di questo vino, è necessario specificare come la sua storia sia collegata a quella del Tokaji ungherese.

Qualche curiosità sul nome…
Inizialmente, il vino veniva chiamato Tocai Friulano, ma, nel 2007 fu ufficialmente cambiato il nome in Friulano.
Questo cambio di nome avvenne in risposta ad una sentenza europea, che mirava ad evitare qualsiasi possibile confusione con il vino ungherese Tokaji.
Per questo, oggi è conosciuto come Friulano o ex Tocai.

Il Friulano è un vitigno autoctono a bacca bianca della regione del Friuli- Venezia Giulia e le sue origini, come testimoniano alcuni documenti scritti più di due secoli fa, sono molto antiche.
Per quanto riguarda la storia e le origini del vino, studi recenti sul DNA riportano somiglianze con il Sauvignon francese. Da queste analisi risulta che il Friulano possa essere un parente strettissimo del vitigno Sauvignonasse francese, probabilmente introdotto in Friuli a metà dell’Ottocento, durante il periodo in cui iniziò la coltivazione dei vitigni francesi nella regione. Scopri di più sulla storia del Friulano qui.

Ci sono varie leggende e storie che riguardano le origini del vino Friulano ex Tocai e il collegamento con il suo omonimo ungherese.
Ad esempio, una leggenda narra che fu il patriarca di Aquileia, Bertoldo IV di Andechs- Merania a portare alcune piante del Tocai come regalo al sovrano ungherese Bela IV.

Legata alla storia e alle origini del Friulano, sappiamo anche che nel Seicento, “la nobile famiglia goriziana Formentin mandò in sposa a un conte ungherese la figlia Aurora”, la cui dote includeva 300 barbatelle di vite.

La produzione

Il grappolo delle uve del Friulano è compatto e composto da acini d’uva di media grandezza, dalla buccia non troppo spessa, il che rende la varietà molto sensibile alle piogge durante il periodo di maturazione. Continua a leggere per scoprire tutti i passaggi del processo di produzione di questo vino.

Vuoi assaggiarlo? Sul nostro sito trovi:

 

 

 

  • vino friulano di gasperoil Friulano DOC di Azienda Agricola Di Gaspero Flavia e Umberto;

 

 

 

  • vino friulano vendrame vignis del dogeil Friulano di Vendrame- Vignis Del Doge;

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scopriamo il processo di produzione di questo vino, come ci spiega Forchir!

Prima di tutto le uve fresche arrivano alla cantina e passano nelle presse vacuum, dove vengono delicatamente premute con una lieve pressione e in riduzione di ossigeno.
In seguito alla svinatura e alla separazione delle bucce dal mosto fiore, quest’ultimo è convogliato nei vasi vinari in acciaio. In questi vasi subisce, con l’aggiunta dei lieviti, una fermentazione alcolica ad una temperatura di circa 12°C per circa 10 giorni.
Dopo, avviene un travaso con eliminazione delle particelle più grossolane e un periodo di affinamento.

A seguito, avviene la separazione delle fecce nobili in sospensione, con la decantazione a freddo, così che precipitino sul fondo del vaso vinario.
Infine, dopo un periodo di riposo, si procede all’imbottigliamento.

azienda forchir viticoltori in friuli vigne
Vigne Forchir

Le caratteristiche del vino Friulano

Nonostante il collegamento con il Tokaji ungherese, il vino Friulano non potrebbe essere più diverso per le sue caratteristiche.
Infatti, il Tokaji ungherese è un vino molto dolce, mentre il Friulano è un bianco secco, fruttato, con uno spiccato sapore di mandorla.
Anche dal punto di vista della gradazione alcolica i due vini differiscono, in quanto quello ungherese ha circa 15° e il Friulano circa 13°.

A questo punto, scopriamo le caratteristiche principali di questo vino:

  • si presenta dal colore giallo brillante, con riflessi verdognoli;
  • come aroma, offre un complesso bouquet floreale, nel quale spicca la mandorla amara;
  • al gusto, si presenta con un sapore armonico e una rinfrescante acidità. È un vino decisamente versatile, che si presta all’abbinamento con piatti e alimenti molto diversi.

Il Friulano è un vino fermo, di struttura, che si distingue soprattutto per il suo inconfondibile aroma di mandorla amara, che si unisce agli aromi di fiori bianchi di campo, quali camomilla, biancospino e acacia e ai ricordi di frutta matura.
Al gusto, è un vino fresco, sapido e di corpo, dal finale ammandorlato.

I migliori abbinamenti

Questo è un vino davvero speciale, che rappresenta appieno il suo territorio. Per questo, vogliamo aiutarti a godertelo al meglio, consigliandoti qualche abbinamento per degustare il Friulano come si deve!

Ecco qualche idea:

  • Come aperitivo, è il vino perfetto per accompagnare i tuoi momenti in compagnia, con qualche stuzzichino.
  • Con il pesce! Il Friulano è eccezionale, soprattutto con i crostacei o con antipasti di pesce. Provalo insieme alla trota affumicata di Sauris, la trovi qui.
  • Insieme alle carni bianche, come, ad esempio, con un’insalata fredda di faraona bollita.
  • Insieme al prosciutto di San Daniele DOP, per un abbinamento unico e tradizionale da non perdere.
  • Con i formaggi giovani, come il Latteria fresco! Provalo per accompagnare un bel tagliere di formaggi freschi e prosciutto crudo.
  • Con il Frico croccante, un piatto semplice e unico della tradizione friulana.
  • Con i Cjarsons carnici. Se non li hai ancora provati, trovi la ricetta della chef Lorena De Sabata per preparare i Cjarsons qui.

Un ultimo consiglio… la temperatura di servizio è importante! Il Friulano andrebbe servito ad una temperatura di 8-10°C.

Il Friulano è un tesoro enologico del Friuli, con una storia ricca e una versatilità che lo rende adatto da abbinare a tanti piatti diversi e per accompagnare le più svariate occasioni.
Adesso non ti resta che trovare l’abbinamento migliore! Buona degustazione!

La Birra artigianale: curiosità e abbinamenti

Cosa c’è di meglio di una bella birra fresca, da gustare insieme agli amici per iniziare la serata? Oppure da accompagnare a un ottimo pasto? Una buona birra può davvero fare la differenza.

Se sei un’amante della birra artigianale, oppure se sei semplicemente curioso, questo articolo fa per te!

agribirrificio villa chazil
Produzione birra artigianale Agribirrificio Villa Chazil
luppolo agribirrificio villa chazil
Luppolo Agribirrificio Villa Chazil

Come si produce la birra

Partiamo dalla produzione di questa bevanda, dalle origini così antiche che si pensa risalire addirittura a 5000 anni fa!

Per parlare della sua produzione, ovvero della birrificazione, è necessario prima introdurre gli ingredienti che compongono la bevanda, ovvero:

  • i cereali, solitamente si usa l’orzo, che vengono trasformati in malto attraverso il processo di germinazione chiamato maltazione;
  • il luppolo, una pianta che viene essiccata e macinata e che conferisce il tipico aroma e il sapore amaro;
  • il lievito, che trasforma il mosto in birra;
  • l’acqua, che, avendo un contenuto di sali minerali diverso in base alla regione, ne definisce il tipo di carattere.

A questo punto possiamo passare alle fasi della birrificazione.

  • Il primo step è quello della maltazione dei cereali, per produrre il malto. Può essere fatto con tutti i cereali, ma solitamente viene preferito l’orzo.
    Il cereale scelto è mescolato con acqua tiepida in vasche di macerazione, così comincia il processo di germinazione. In questa prima fase di produzione, inoltre, l’amido del cereale si trasforma in zuccheri semplici.
  • Il secondo step è quello della macinazione del chicco di cereale, che facilita l’assorbimento dell’acqua, che si mescola con gli zuccheri estratti dal malto.
  • Il terzo step è l’ammostamento. In questa fase il malto essiccato e macinato è mescolato con acqua per avviare il processo volto all’ottenimento del mosto, che converte gli amidi, rilasciati durante la fase di maltificazione, in zuccheri che possono essere fermentati.
  • A questo punto si passa alla cottura del mosto, che è trasferito in un bollitore. Successivamente, ad esso sono aggiunti il luppolo ed eventuali altri ingredienti aromatici.
  • A seguire, il mosto è filtrato, solitamente all’interno di un tino chiamato “centrifuga” per separare le particelle solide del mosto.
  • In seguito, il mosto filtrato viene lasciato raffreddare. In questa fase, è molto importante raffreddare velocemente il mosto, in modo tale che possa raggiungere un livello di temperatura che consenta al lievito di essere aggiunto. Infatti, quest’ultimo non può svilupparsi ad alte temperature.
  • Lo step seguente è quello della fermentazione, che avviene in più fasi. Il suo scopo è quello di trasformare gli zuccheri del mosto in alcol, anidride carbonica, la responsabile della schiuma, e sostanze aromatiche.
  • A questo punto avviene la maturazione o seconda fermentazione, che è infatti l’ultima fase della fermentazione. In questo step la birra è lasciata maturare in grandi tini a basse temperature.
  • A seguire, c’è lo step della filtrazione, che permette alla bevanda di diventare più limpida e trasparente. Questo passaggio non riguarda naturalmente le birre non filtrate, che appaiono infatti più torbide.
  • Tra gli ultimi passaggi della produzione, avviene la pastorizzazione, che, come nel caso della filtrazione, non avviene per tutte le birre. Con questo processo la birra è riscaldata ad alte temperature, per uccidere alcuni microrganismi presenti in essa ed essere conservata più a lungo.
  • Infine, a seguito di un accurato controllo di tutte le caratteristiche organolettiche, avviene l’imbottigliamento.

Forse a questo punto ti starai chiedendo, qual è la differenza tra una birra pastorizzata e una non pastorizzata?
La pastorizzazione è un procedimento volto ad eliminare alcuni microrganismi, attraverso il riscaldamento ad alte temperature. Grazie alla pastorizzazione la birra può essere conservata più a lungo, infatti, questa è una scelta che spesso viene fatta per le birre industriali, che devono durare di più.
I birrifici artigianali, però, scelgono di non pastorizzare le proprie birre, proprio per mantenere intatte tutte le sue caratteristiche e proprietà organolettiche.

Un’altra domanda che potrebbe esserti insorta potrebbe riguardare la differenza tra alta fermentazione e bassa fermentazione.
Prima di tutto la differenza risiede nel tipo di lieviti usati, quelli per la bassa fermentazione necessitano di temperature più basse, mentre quelli per l’alta fermentazione hanno bisogno di temperature più alte.
Per quanto riguarda le caratteristiche specifiche che questi tipi di fermentazione conferiscono alle birre, quelle a bassa fermentazione hanno un corpo più leggero e fresco e un sapore più delicato. Al contrario, quelle ad alta fermentazione sono più corpose e presentano aromi più speziati.

Non ce n’è una meglio dell’altra, va in base ai gusti personali!

Scopri di più in questo video in cui Birrificio Foràn illustra le varie fasi della produzione.

La birra senza glutine

Abbiamo detto che per produrre la birra viene utilizzato soprattutto il malto d’orzo, ma se ne cerchi una senza glutine, niente paura! Esistono anche loro.

Nella produzione di birre senza glutine sono solitamente utilizzati cereali che non contengono il glutine, come il riso o il mais, altrimenti sono prodotte “deglutinando” la bevanda, ovvero rimuovendo il glutine e rendendola “gluten removed” grazie all’utilizzo di enzimi specifici.

Sul nostro sito puoi trovare vari tipi di birra artigianale friulana senza glutine, ti basta cliccare qui!

Gli stili di birra

Nella scelta della birra più adatta da acquistare per una cena, un aperitivo o, perché no, anche solo da degustare per un momento di relax, avrai sicuramente pensato almeno una volta “quale stile dovrei scegliere?”.
Ovviamente, non c’è una regola generale, perché il gusto personale è sempre ciò che conta di più. In alcuni casi, però, può essere d’aiuto conoscere gli abbinamenti migliori per degustarla al meglio.

Prima di tutto, con stili di birre si intendono le diverse categorizzazioni delle birre secondo varie caratteristiche, come ad esempio il gusto, l’aroma, il colore o lo specifico metodo di produzione utilizzato.

Alcuni esempi possono essere lo stile Blanche, Lager, IPA, Stout e così via.

Continua a leggere per scoprire come goderti al meglio le tue birre preferite!

birrificio foran
Birre artigianali Birrificio Foràn

Quale birra scegliere e abbinamenti

Nel nostro negozio online di Fattorie Friulane trovi diversi tipi di birra artigianale friulana e, con essi, un consiglio su come abbinarle!

Una curiosità sulla birra artigianale
Lo sapevi che per essere definita artigianale, deve avere determinate caratteristiche?
Secondo la Gazzetta Ufficiale “si definisce birra artigianale la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione.”

Ecco qualche spunto, direttamente dal nostro negozio online e dai nostri produttori, per trovare le birre più adatte a te e scoprire come degustarle al meglio!

Cosa scegliere se…

ti piacciono le birre rosse
Prova la Sole Rosso in stile Irish Red Ale di Agribirrificio Villa Chazil. Ti consigliamo di berla insieme a qualche fetta di prosciutto di San Daniele per un abbinamento perfetto!
Prova anche la Birra Agricola SEO di La Fattoria di Pavia, una birra rossa, di malto d’orzo, rifermentata in bottiglia. Da assaggiare insieme ad arrosti, selvaggina, frico e polenta o Montasio DOP.

cerchi una birra chiara
In questo caso puoi scegliere la Blanche Arméria di Birrificio Foràn, una birra bianca ad alta fermentazione, con una schiuma ricca, che puoi bere insieme a pesce alla griglia, sushi, carni bianche e formaggi stagionati.

vuoi una birra misteriosa o particolare
Non possiamo che consigliarti la Code Buie di Agribirrificio Villa Chazil, che utilizza la canapa sativa invece del luppolo. Da accostare a un formaggio Latteria prodotto con latte fieno per esaltarne al meglio il gusto!
Assolutamente da scoprire anche la Stout Enigma C327 di Birrificio Foràn, una birra scura ad alta fermentazione il cui nome è esso stesso l’enigma. Da abbinare a carni rosse grigliate, formaggi stagionati e frutti di mare.

stai cercando una birra senza glutine
Le B.O.N.A., Lady White e St. Bernarda di Birrificio Foràn sono ottime se cerchi birre certificate senza glutine e anche biologiche! Le ultime due hanno anche ricevuto una medaglia di riconoscimento dal concorso internazionale di prodotti biologici di Limas in Francia “Concours International des Produits Biologiques et en conversion”.
Trovi anche la Birra Lussari di La Fattoria di Pavia, rifermentata in bottiglia e perfetta con cibi piccanti e speziati.

birra artigianale friulana foran
Birra artigianale Birrificio Foràn

Le birre che trovi sul nostro sito sono prodotte in Friuli da birrifici artigianali, che coltivano direttamente i cereali e si occupano della cura di tutta la filiera di produzione, dalla terra al prodotto finale. Sono davvero tutte da scoprire!

A questo punto probabilmente ti sarà venuta voglia di bere una bella birra artigianale friulana…comincia a degustare qui!