Sempre più italiani scelgono di portare sulla propria tavola prodotti a marchio DOP, ma cosa significa esattamente? Si tratta di una delle principali denominazioni che tutelano la qualità dei prodotti alimentari e la regione Friuli Venezia Giulia di certo non ne è sprovvista… anzi!
Leggi questo articolo se vuoi sapere il significato delle varie denominazioni, quali DOP, IGP, STG e scopri le bontà della regione che detengono questi marchi collettivi.
Indice dei Contenuti
ToggleLe denominazioni principali
Prima di tutto, è importante specificare che stiamo parlando di marchi collettivi di denominazione di origine e di indicazione geografica.
Queste denominazioni nascono per tutelare i prodotti tipici del territorio e sono riconosciuti dall’Unione Europea. In questo ambito, l’Italia si posiziona come il paese europeo con il maggior numero di prodotti DOP, IGP ed STG, con ben 838 prodotti che appartengono a queste categorie.
D’altronde, sappiamo bene che i nostri prodotti sono amati ed esportati in tutto il mondo e queste denominazioni hanno anche lo scopo di proteggere il “made in Italy” da eventuali contraffazioni, dando valore e riconoscimento alla qualità dei prodotti agroalimentari e al territorio di provenienza.
Gli obiettivi
Prima di vedere più in dettaglio ognuna di esse, scopriamo i loro obiettivi principali, come recepito dalla legislazione italiana (vedi il sito del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste):
- hanno lo scopo di tutelare la qualità dei prodotti agroalimentari;
- salvaguardano i metodi di produzione;
- forniscono ai consumatori informazioni chiare sulle caratteristiche dei prodotti.
Questi prodotti, riconosciuti dall’Unione Europea, garantiscono standard di qualità attraverso disciplinari di produzione e sono facilmente identificabili per il consumatore grazie al marchio posto sul prodotto.
DOP, IGP, STG
A questo punto, scopriamo nel dettaglio cosa significa ciascuna di queste denominazioni.
DOP
DOP è l’acronimo di Denominazione di Origine Protetta e identifica un prodotto le cui caratteristiche sono strettamente legate al territorio e alle fasi di produzione, il che significa che quel prodotto è originario ed è integralmente lavorato in un particolare ambiente geograficamente delimitato.
IGP
IGP è l’acronimo di Indicazione Geografica Protetta. In questo caso si certifica che il prodotto è originario di una specifica area geografica, nella quale sono effettuate una o più fasi di lavorazione, ma non tutte.
STG
STG è l’acronimo di Specialità Tradizionale Garantita. Ciò che rende un prodotto STG sono le specifiche materie prime utilizzate tradizionalmente per produrlo o la ricetta tipica che è ‘tradizionale’ perché esiste da almeno trent’anni.
In questo caso si accetta che il prodotto possa essere preparato anche in un altro Paese dell’Unione Europea, ma s’impone che per la preparazione si debba seguire uno specifico disciplinare di produzione e che la denominazione STG debba essere rilasciata da un ente di controllo accreditato.
DOC e IGT
Oltre a quelle sopra citate, è possibile trovare sulle etichette dei vini italiani anche le denominazioni nazionali DOC e IGT, che, dal 2010 “sono state ricomprese nella classificazione europea”.
Vediamo il significato di questi acronimi riferiti ai vini:
- DOC sta per Denominazione di Origine Controllata;
- IGT sta per Indicazione Geografica Tipica.
Un vino è denominato DOC se rispetta uno specifico disciplinare e se la sua qualità e caratteristiche specifiche sono strettamente legate ad un luogo delimitato.
Nel caso di vini ‘rinomati’ si può utilizzare anche l’acronimo DOCG (Denominazione d’Origine Controllata e Garantita), che si riferisce ad un vino riconosciuto DOC da “almeno 7 anni”.
Da notare che queste ultime menzioni tradizionali sono “utilizzate dall’Italia per i prodotti vitivinicoli a DOP”. Scopri di più.
Quanto alla denominazione IGT, questa può essere utilizzata per un vino che rispetti comunque requisiti specifici, però si concede che le aree geografiche di origine siano più ampie rispetto a quelle di un vino DOC.
Va anche precisato che la menzione tradizionale IGT è utilizzata dall’Italia per prodotti vitivinicoli che siano IGP.
I prodotti del Friuli Venezia Giulia
In Friuli Venezia Giulia non mancano di certo i prodotti denominati e riconosciuti come DOP, IGP, STG e così via! Scopriamo di seguito alcuni di questi buonissimi prodotti.
Il Montasio DOP. Come possiamo cominciare la lista se non con il nostro amatissimo Montasio, il formaggio della tradizione nato nell’omonimo altopiano delle Alpi Giulie? Lo trovi sul nostro sito, prodotto dalle latterie friulane sia fresco che mezzano, stagionato o stravecchio.
Il prosciutto di San Daniele DOP, un’eccellenza friulana unica, prodotto esclusivamente con carne di suino, sale marino e il microclima particolare di San Daniele. Puoi trovarlo sul nostro sito, creato dagli esperti prosciuttifici della regione.
L’olio Tergeste DOP, un olio d’oliva di ottima qualità dal gusto ‘verde’, tanto delicato quanto avvolgente. Assaggia l’olio Tergeste DOP di Parovel qui.
La Pitina IGP, un salume friulano dalla storia antica ricca di tradizione e basata sul recupero. Se non l’hai mai provata, ti consigliamo di farlo! È un prodotto davvero inimitabile. Provala sul nostro sito, prodotta da Agriturismo Borgo Titol.
La certificazione BIO
Concludiamo questo articolo parlando di una certificazione che è possibile trovare sulle etichette dei prodotti alimentari, ovvero la certificazione biologica.
I prodotti BIO devono seguire rigide regole di produzione imposte dalla normativa europea ed italiana e sono realizzati senza l’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi, come ad esempio i pesticidi, e senza OGM.
Se stai cercando dei prodotti friulani biologici, ti possiamo accontentare! Infatti, sul nostro sito puoi trovare diversi formaggi, birre e verdure sott’olio bio… per tutti i gusti!
A questo punto conosci le denominazioni principali e non ti resta che assaggiare gli ottimi prodotti tipici, che la regione ha da offrire!