Che origini ha il Frico Friulano?
Il frico nella regione Friuli è un passaggio obbligato, quasi un rito di iniziazione.. un piatto tipico alla scoperta di una tradizione storica dalle origini antiche, scopriamole insieme!
Le origini
Le origini storiche del frico friulano sono in parte incerte, ma diverse fonti suggeriscono che sia un piatto nato dalla tradizione contadina friulana, probabilmente nasce intorno al XV secolo.
Sebbene gli ingredienti siano simili, non è chiaro se questa ricetta fosse effettivamente il frico come lo conosciamo oggi.
Alcune fonti ipotizzano che il frico, insieme alla polenta, fosse un pasto tipico dei contadini friulani, in particolare nella zona della Carnia. La versione croccante, che approfondiamo sotto, del frico potrebbe essere stata il cibo ideale per i boscaioli, in quanto facilmente trasportabile durante il lavoro in montagna.
L’utilizzo degli “strissulis“, ritagli di formaggio avanzati dalla produzione delle forme, evidenzia la natura “povera” del piatto, nato per evitare sprechi.
Ancora oggi gli “strissulis” vengono utilizzati per preparare deliziose varianti di frico.
Le prime testimonianze del frico friulano risalgono alla metà del XV secolo. Il maestro Martino da Como, cuoco al servizio del patriarca di Aquileia, descrive per primo questo piatto nella sua opera “De Arte Coquinaria”, chiamandolo “caso in patellecte”. La ricetta descritta da Martino da Como prevede l’utilizzo di formaggio grasso non troppo stagionato, tagliato a fette o a bocconcini. Il formaggio viene poi cotto in padella con burro o strutto e, una volta sciolto, viene condito con zucchero e cannella.
Un’altra storia collega le origini del frico a Sant’Ermacora, patrono di Udine. Si narra che, durante una visita in Carnia, il Santo chiese ospitalità a una famiglia di pastori che gli offrì un pasto frugale a base di polenta, siero e formaggio. Sant’Ermacora suggerì di riscaldare il siero e aggiungere caglio, aceto e ricotta, creando così un piatto precursore del frico. Non esiste una ricetta unica e definitiva per il frico friulano. Ogni zona, famiglia e persino ogni cuoco custodisce la propria versione, tramandata di generazione in generazione. Tuttavia, gli ingredienti base rimangono il formaggio, preferibilmente Montasio o latteria, patate ed arricchendo con cipolle, queste ultime, a piacere.
Dove nasce?
Il frico, come accennato sopra, nasce sulle montagne della Carnia, una regione prevalentemente montuosa del Friuli Venezia Giulia, in provincia di Udine. La sua nascita in questa zona è legata alla necessità di evitare gli sprechi alimentari, in particolare dei ritagli di formaggio che avanzavano dalla produzione delle forme. Il frico era quindi un piatto povero, nato proprio per utilizzare gli scarti.
La prima testimonianza scritta di questo piatto pare risalga alla metà del Quattrocento, nell’opera “De Arte Coquinaria” di Maestro Martino, cuoco del Patriarca di Aquileia. Il frico è diffuso anche nella vicina Slovenia e in Carinzia, dove prende il nome di frika.
Perché si chiama così?
Il nome “frico” sembra derivare dalla parola francese “fricot“, che si riferiva a un piatto a base di verdure cotte. Esistono piatti simili al fricot in Romagna, come il “friccò”, il “fricò”, il “fricandò” o la “fricassea di verdure”, che consistono in verdure miste tagliate a pezzi e cotte in padella. Inizialmente, il piatto friulano era chiamato “fricò”, con l’accento sull’ultima sillaba. Il nome è poi cambiato in “frico” tra la seconda metà dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, quando la lingua italiana venne introdotta nel friulano parlato e scritto, portando all’eliminazione delle parole con l’accento tonico sull’ultima sillaba.
Qual è la differenza tra frico morbido e frico croccante?
La principale differenza tra frico morbido e frico croccante sta nella consistenza e nel metodo di cottura. Il frico morbido, come quello descritto nella fonte, è un tortino di patate e formaggio. Si cuoce una miscela di formaggi di latteria con diverse stagionature insieme alle patate fino a formare un tortino. Il frico croccante, invece, è una cialda di formaggio grattugiato. Per prepararlo, si frigge il formaggio grattugiato in olio bollente fino a farlo diventare croccante.
Frico Croccante, Piva Enzo. Frico “Morbido”, Latteria di Coderno