In questo articolo esploriamo la famosa grappa friulana, o sgnape! La grappa rappresenta un prodotto intramontabile della tradizione della regione Friuli Venezia Giulia, infatti è uno dei distillati più antichi!
Se sei un’amante della grappa leggi questo articolo e scopri la sua storia, la produzione e le meravigliose grappe che trovi sul nostro sito.
Indice dei Contenuti
ToggleLa storia della grappa friulana
Cominciamo scoprendo la storia antica di questo distillato di vinaccia, che affonda le sue radici secoli fa.
Le tecniche di distillazione erano già note ai tempi degli antichi egizi ma la diffusione dei distillati in occidente avvenne intorno al X secolo, quando la Scuola Medica Salernitana apprese le tecniche di distillazione dalla medicina araba. Infatti, inizialmente i distillati erano utilizzati solo a scopo medicinale.
Sai perché si chiama anche acquavite?
La parola “acquavite” nell’uso comune è sinonimo di grappa, in realtà è un termine che si riferisce a più bevande con alta gradazione alcolica, ottenute tramite distillazione.
Come definisce il vocabolario Treccani, il termine deriva dal latino medievale degli alchimisti e significa “acqua di vita”.
Infatti, una volta veniva estratta l’acquavite dal vino principalmente per scopi medicinali.
In Friuli questa bevanda rappresenta una vera e propria tradizione, è simbolo di cultura dalle origini molto antiche e apprezzata da molti.
Le notizie sulla distillazione risalgono già al rinascimento e uno dei primi scritti in cui ritroviamo questo distillato è nel registro dei beni di Enrico di ser Everardo da Cividale, un notaio di Cividale morto nel 1451. Nell’archivio è riportato anche “uvum ferrum (alambicco) ad faciendam acquavitem” uno strumento per produrre acquavite, con l’annotazione “grappe” a margine.
Nella lingua friulana il termine utilizzato per definire la grappa è “sgnape”, una parola che probabilmente deriva dal tedesco “schnaps”, ovvero “rapido sorso”.
La produzione
La distillazione della grappa può avvenire con sistemi diversi, che si basano sullo stesso principio, ovvero separare i composti volatili con il calore, condensarli per raffreddamento e raccogliere il liquido ricco di alcool e aromi.
Partiamo dalle basi, prima di tutto, come si ricava la grappa?
È il ricavato della distillazione della vinaccia, ovvero la buccia dell’uva che rimane dopo aver spremuto il frutto per la produzione del vino.
Le vinacce possono essere fermentate e non fermentate, dette in questo caso vergini. La fermentazione determina anche la percentuale alcolica che contengono.
Grappe di elevata qualità richiedono la separazione, prima della distillazione, dei vinaccioli. I raspi sono solitamente eliminati in precedenza dalla cantina che produce il vino. Questo perché conferiscono note molto amare al prodotto.
In base all’affinamento e alle lavorazioni che seguono la distillazione possiamo classificare la grappa in:
- giovane, se conservata in contenitori inerti, come il vetro, fino all’imbottigliamento;
- aromatica, se deriva da uve particolarmente aromatiche, come la Malvasia;
- invecchiata, se matura per almeno 12 mesi in tini di legno;
- stravecchia o riserva, se matura per almeno 18 mesi;
- aromatizzata, se vengono aggiunti aromatizzanti naturali, come erbe o frutti.
Inoltre, può essere monovitigno, se ottenuta da una singola varietà di vinaccia, oppure polivitigno, se ottenuta da più varietà. Scopri di più.
La distilleria Mercedes De Mezzo
La qualità della grappa è legata sia alla bontà della vinaccia, che al sistema di distillazione e alle abilità tecniche e l’esperienza del mastro distillatore.
Il produttore fa la differenza, per questo ci teniamo, prima di proseguire, a presentarti il produttore Mercedes De Mezzo.
Questa distilleria è situata in Friuli, nel territorio di Fagagna e produce grappa di qualità con passione da ben quattro generazioni!
La sua storia inizia nell’800, quando il sindaco di Majano, Pietro de Mezzo, si occupava di produrre mattoni lavorando la terra argillosa del territorio. Dato che all’epoca c’era una forte necessità di sfruttare al massimo le risorse, la stessa terra veniva impiegata anche per altre attività, come la produzione di foraggi per animali, cereali, gelsi e la vite per fare il vino.
Nel 1890 i clienti, in attesa del proprio carico, si ristoravano bevendo “un busul di sgnape” e pochi anni più tardi, nel 1896 fu installato nell’azienda stessa il primo alambicco a fuoco diretto.
Inizialmente la distilleria era dotata solo di un rudimentale apparecchio e produceva per un consumo limitato a seconda della richiesta del momento, distillando frutta o vinacce.
Nei primi del novecento, Sante, aiutato più tardi anche dai figli, diede vita all’attività artigiana che ancora oggi produce con passione e nel rispetto della tradizione distillati di qualità.
I prodotti della Distilleria Mercedes De Mezzo
Sul nostro sito puoi trovare le grappe e assaporare il gusto inconfondibile e avvolgente dei prodotti della storica distilleria. Scopri i prodotti qui.
Leggi di seguito le grappe che puoi trovare sul sito.
La grappa Canapis, un prodotto che rievoca la tipicità della canapa coltivata in Friuli, dal caratteristico retrogusto speziato che ricorda il rosmarino, il timo, il basilico. Il gusto è amaricante e stimola la digestione.
La grappa “Decisa” e la grappa “Delicata”, prodotte dalla distillazione di vinacce selezionate e friulane, di grande spirito e di forte caratteristica.
La grappa stravecchia “La famiglia”, lasciata invecchiare per lunghi periodi, affinché risulti più armoniosa e completa al palato. Questo distillato si “ingentilisce” all’interno di grandi botti di rovere e durante l’invecchiamento assume un colore ambrato. È una grappa ideale anche per la clientela più esigente.
La GrappaLatte e la Crema Pera, due liquori dolci, ottimi da servire freddi e per la preparazione di drinks diversi.
Lo Slivovitz, il distillato di prugne dal profumo di mandorla amara e cacao, con un gusto leggermente nocciolato e persistente. La susina, utilizzata per la produzione, è uno dei frutti con maggior concentrazione zuccherina.
Inzuppa la Gubana nello Slivovitz… è l’abbinamento migliore con questo dolce tipico di Cividale del Friuli!
Come si beve la grappa
Solitamente la sgnape si consuma a fine pasto, accompagnata o meno da un dolce, per “pulire la bocca” dopo aver mangiato e per stimolare la digestione.
Hai mai sentito dire “fare il resentin”? Vuol dire diluire un po’ di grappa nella tazzina del caffè. Non è per tutti ma è una tradizione ben radicata che vale la pena provare!
Per la degustazione, il bicchiere migliore da usare è quello a tulipano, per godere appieno delle sue caratteristiche aromatiche uniche.
Buona degustazione!