Skip to main content

Spedizione Gratuita da €69,90

Arte e vino: Villa Manin a Passariano con degustazione da Vendrame – Vignis del Doge

Ludovico ManinVilla Manin di Passariano, ultima residenza del doge veneziano Ludovico Manin, offre un’esperienza culturale unica che unisce arte, storia ed enologia.  Il programma espositivo del 2025 è ricco di proposte: la villa ospita mostre temporanee come “Obiettivo 13: Arte e cambiamenti climatici” e “Scooter Italia 1945-70: Design in movimento“, mentre il suo maestoso parco di 18 ettari racconta secoli di simbologia del potere attraverso architettura vegetale e installazioni contemporanee. La cantina Vendrame offre esperienze di degustazione che ci riportano alla tradizione secolare dei vini autoctoni friulani.

Villa Manin, architettura e simbolo del potere

Edificata nel XVII secolo come manifesto della potenza familiare, Villa Manin rappresenta l’apice dell’architettura veneta in terra friulana. Il complesso si sviluppa attorno al corpo centrale affrescato, fiancheggiato da due barchesse e caratterizzato da esedre curvilinee ispirate al colonnato berniniano di San Pietro. Nel salone delle feste, illuminato da lampadari di Murano, Napoleone orchestrò il Trattato di Campoformio nel 1797, episodio cruciale che segnò la fine della Serenissima. L’esposizione “Il re, il Kaiser e le oche” (fino al 31 dicembre 2025) ci racconta la storia del complesso nella prima metà del novecento attraverso l’esposizione di una raccolta di un centinaio di foto d’epoca.

introduzione multimediale napoleoneIl percorso multimediale nella Sala del Trattato di Villa Manin offre un’esperienza immersiva unica che riporta i visitatori alla notte del 17 ottobre 1797. Attraverso tecnologie all’avanguardia, i partecipanti possono rivivere i momenti cruciali della firma del Trattato di Campoformio, con Napoleone Bonaparte come protagonista. L’installazione ricrea l’atmosfera tesa delle trattative, proiettando ologrammi dei personaggi storici e riproducendo dialoghi basati su documenti d’epoca. I visitatori possono osservare da vicino le reazioni di Napoleone e del plenipotenziario austriaco Conte Ludwig von Cobenzl mentre decidono il destino dell’Italia e dell’Europa. Effetti sonori e visivi, come il rumore delle penne che graffiano la pergamena e le ombre tremolanti delle candele, aumentano il realismo dell’esperienza, trasportando il pubblico indietro nel tempo per assistere a un momento che ha cambiato la storia.

Design su due ruote

vespa a villa maninLa mostra “Scooter Italia 1945-70: Design in movimento” a Villa Manin celebra l’età d’oro dello scooter italiano, con particolare attenzione alla Vespa Piaggio. L’esposizione presenta oltre 50 modelli iconici, tra cui la prima Vespa del 1946 progettata da Corradino D’Ascanio. I visitatori possono ammirare l’evoluzione del design, dalla scocca portante rivoluzionaria ai cambi sul manubrio, che resero la Vespa un simbolo di libertà e stile nel dopoguerra.

La mostra include anche rare fotografie d’epoca e documenti originali che illustrano l’impatto culturale dello scooter sulla società italiana. Tra i pezzi più interessanti figurano prototipi mai prodotti e modelli speciali come la Vespa utilizzata nel film “Vacanze Romane“. L’esposizione evidenzia come lo scooter italiano sia diventato un’icona del design Made in Italy, influenzando la moda, il cinema e lo stile di vita degli anni ’50 e ’60.

Carrozze e multimedia interattivi

carrozza a villa maninLa Sala delle Carrozze di Villa Manin ospita una preziosa collezione di carrozze dei secoli XIX-XX, parte del Museo Civico delle Carrozze d’Epoca di Codroipo. Questa esposizione offre uno sguardo affascinante sulla storia del viaggio e del costume, mostrando l’evoluzione dei mezzi di trasporto dall’era delle carrozze trainate da cavalli all’avvento delle prime automobili. L’esperienza è arricchita da un’innovativa installazione multimediale che porta in vita la storia del luogo. Attraverso quadri digitali, i visitatori possono “incontrare” personaggi chiave legati alla villa, come il Doge Lodovico Manin e Napoleone Bonaparte, che raccontano le loro storie e il loro legame con Villa Manin. Un tavolo tattile nella Sala della Stufa permette inoltre di esplorare virtualmente l’architettura del complesso e l’evoluzione del parco, offrendo un’esperienza immersiva che combina storia, tecnologia e arte.

Obiettivo 13: Arte e cambiamenti climatici

Obiettivo_13

La mostra “Obiettivo 13 – Arte e cambiamenti climatici“, in corso a Villa Manin fino al 27 aprile 2025, riunisce sei artisti contemporanei: Elena Giovanni Betti, Katharina Fleck, Roberto Ghezzi, Maria Elisabetta Novello, Laura Pozzar e Giorgia Severi. Le loro opere creano un dialogo artistico che esplora l’urgenza della crisi climatica, in linea con l’Obiettivo 13 dell’Agenda ONU 2030. L’esposizione nasce da una riflessione sulla vulnerabilità del complesso stesso di Villa Manin: la siccità del 2023 ha prosciugato i laghetti del parco, minacciando la fauna ittica, mentre 50 alberi secolari non sono sopravvissuti all’aumento delle temperature, segnando un mutamento tangibile nel paesaggio.

Le opere in mostra includono:
Le denunce ecologiche di Elena Giovanni Betti e Katharina Fleck, che mappano lo scioglimento dei ghiacciai attraverso installazioni geografiche. Le “Naturografie” di Roberto Ghezzi, dove tele immerse negli ecosistemi catturano le tracce organiche di ambienti in trasformazione. I lavori di Maria Elisabetta Novello che utilizza la cenere come metafora del fuoco distruttivo ma rigenerativo. Le opere di Laura Pozzar che analizzano le catastrofi naturali riflettendo sull’impotenza umana di fronte a eventi estremi. Le ricerche di Giorgia Severi in Papua Occidentale, dove l’artista documenta l’impatto del turismo e dell’inquinamento sugli ecosistemi marini, in un progetto destinato a evolversi fino al 2026.

Il parco di Villa Manin

I 18 ettari del parco di Villa Manin costituiscono un trattato politico vegetale, dove ogni elemento paesaggistico incarna la volontà di controllo territoriale e rappresentazione ideologica della famiglia Manin. Il disegno originario, ispirato ai giardini di Versailles, replicava i codici delle corti europee con un viale principale di 1,2 km orientato nord-sud, diviso geometricamente in settori corrispondenti alle gerarchie sociali. Il sistema idrico, con oltre 2 km di condotte in cotto, simboleggiava il controllo sulle risorse naturali, culminando nella collina artificiale delle Virtù alta 12 metri. La vegetazione stessa diventava strumento politico, con tigli secolari, cedri del Libano disposti a formare una “L” maiuscola, e un tasso monumentale di 200 anni con chioma potata a forma di leone alato.

L’opera Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, realizzata nel parco di Villa Manin come parte della mostra “Terza Terra”, è rimasta una presenza permanente anche dopo la conclusione dell’esposizione temporanea. Questa installazione botanica su larga scala, che si estende per 50 metri, rappresenta il simbolo iconico dell’artista che esprime l’intreccio equilibrato tra artificio e natura. Creata utilizzando 300 alberi di gelso e uno speciale carbone vegetale chiamato biochar per aumentare la fertilità del terreno, l’opera invita i visitatori a riflettere sulla sostenibilità alimentare e sulla produzione agricola. Il “Terzo Paradiso” di Villa Manin si è evoluto in un’opera vivente che continua a crescere e cambiare, simboleggiando la fusione tra il paradiso naturale e quello artificiale creato dall’uomo, e proponendo una visione di un futuro sostenibile in cui tecnologia e natura coesistono in armonia

Vendrame – Vignis del Doge

Famiglia VendrameRadicata nei terreni che furono teatro del potere dogale veneziano, la cantina Vendrame Vignis del Doge fonde tradizione secolare e innovazione sostenibile. L’azienda, fondata nel 1997, coltiva vitigni autoctoni come Refosco e Friulano. Le etichette delle bottiglie riproducono particolari dei disegni dei giardini di Villa Manin andati perduti. Dal 2015, l’azienda ha ottenuto certificazioni etiche come VeganOK e SQNPI, integrando pratiche sostenibili con metodi tradizionali.

Organizzare la visita

Per ottimizzare la visita, si consiglia di arrivare a Villa Manin usufruendo del parcheggio gratuito. Il tour della villa e del parco si svolge dalle 10:00 alle 12:30. Alle 15:00 ci si può spostare alla cantina Vignis del Doge per il tour enologico e la degustazione che dura circa un’ora e 30. È necessario prenotare.  Si raccomanda un abbigliamento comodo per il parco e una giacca per le cantine (15°C costanti)

  •  Ristorante Nuovo Doge, Via dei Dogi, 2, 33033 Passariano UD