Udine da Gustare e Contemplare: un viaggio memorabile alla scoperta dell’Enigma della Luce e i sapori del Friuli
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ToggleUdine, capoluogo storico del Friuli, è una città che incanta con la sua eleganza discreta, la ricchezza storica e un’atmosfera vivace e accogliente. Spesso definita la “città del Tiepolo” per i numerosi capolavori del celebre pittore veneziano che qui si conservano, Udine offre un viaggio affascinante tra arte, cultura ed enogastronomia, rappresentando un punto di riferimento imprescindibile nel panorama culturale del Friuli Venezia Giulia.
Storia della “Venezia del Friuli”
Fondata secondo la leggenda da Attila, re degli Unni, che qui avrebbe costruito un colle per ammirare l’incendio di Aquileia, Udine vanta una storia millenaria. Divenne un importante centro nel Medioevo sotto il Patriarcato di Aquileia, per poi passare sotto il dominio della Repubblica di Venezia, che ne influenzò profondamente l’architettura e l’urbanistica. L’influenza si manifesta nei portici che abbracciano le piazze cittadine, nelle facciate dei palazzi nobiliari e nell’atmosfera generale che permea il centro storico, con capolavori come la Loggia del Lionello in elegante stile gotico veneziano, il maestoso Castello, e la Loggia con il Tempietto di San Giovanni.
La famiglia Savorgnan, nobile casata friulana che rappresentava gli interessi veneziani, influenzò notevolmente la città, tanto che il loro stemma divenne di fatto quello di Udine. Questa fusione di elementi veneziani con l’identità friulana ha creato un carattere urbano unico, facendo di Udine una vera “Venezia del Friuli”. Ancora oggi, passeggiando per le sue vie, si respira un’aria mitteleuropea arricchita da un inconfondibile tocco veneziano. Udine non è solo storia: è un centro culturale vivace, sede di un’importante università e di numerosi eventi che animano la città durante tutto l’anno.
Cosa visitare a Udine
Castello di Udine
Il Castello di Udine, simbolo iconico della città, sorge maestoso su un colle artificiale al centro del tessuto urbano. Contrariamente a quanto si credeva, recenti studi archeologici hanno dimostrato che il colle non è di origine naturale ma fu realizzato dall’uomo in epoca pre-romana, probabilmente durante l’età del Bronzo, tra 3.500 e 3.000 anni fa, rappresentando probabilmente il tumulo artificiale più grande d’Europa.
L’edificio attuale risale al XVI secolo, costruito sulle rovine di una precedente fortezza patriarcale distrutta dal devastante terremoto del 1511. I lavori iniziarono il 3 aprile 1517 su progetto dell’architetto Giovanni Fontana, proseguendo per oltre cinquant’anni con l’intervento di Giovanni da Udine e Francesco Floreani, che completarono il magnifico Salone del Parlamento. Nel corso della sua storia, il castello ha servito diverse funzioni: sede dei Patriarchi di Aquileia fino al 1420, residenza del Luogotenente Veneto durante il dominio della Serenissima, caserma e forte militare (denominato “forte di San Biagio”) sotto l’impero austriaco. Dal 1906 ospita i Musei Civici, che includono una pinacoteca, il Museo archeologico e numismatico, il Museo del Risorgimento e altre importanti collezioni.
Piazza Libertà
Definita la piazza “più veneziana d’Italia in terraferma”, rappresenta il cuore pulsante di Udine, definita “la più bella piazza in stile veneziano sulla terraferma”. Situata ai piedi del Castello, questa piazza storica ha attraversato secoli di cambiamenti, riflessi nelle sue molteplici denominazioni: “Piazza del Vino” nel Medioevo per il mercato che vi si teneva, “Piazza del Comune” nel 1350, “Piazza Contarena” durante il dominio veneziano, “Piazza Vittorio Emanuele II” dopo l’unificazione all’Italia nel 1866, fino all’attuale nome assegnato dopo la Seconda Guerra Mondiale.
La piazza ospita un armonioso complesso di edifici rinascimentali, tra cui spicca la quattrocentesca Loggia del Lionello in stile gotico-veneziano, iniziata nel 1448 su progetto dell’orafo Nicolò Lionello e ricostruita dopo un incendio nel 1876. Di fronte si erge la Loggia di San Giovanni con la torre dell’orologio, che richiama quella di Piazza San Marco a Venezia. Completano questo spazio urbano monumenti di grande pregio artistico: la fontana rinascimentale di Giovanni Carrara (1542), le colonne con il Leone di San Marco e la statua della Giustizia, le statue di Ercole e Caco (affettuosamente chiamate dai locali “Florean e Venturin”) e la statua della Pace, donata dall’imperatore Francesco I nel 1819 in memoria del trattato di Campoformido.
Loggia del Lionello
Affacciata su Piazza Libertà, la Loggia del Lionello è uno degli edifici storici più rappresentativi di Udine, edificata tra il 1448 e il 1456 su progetto dell’orafo udinese Nicolò Lionello e realizzata dal capomastro capodistriano Bartolomeo delle Cisterne. La sua costruzione fu deliberata il 24 gennaio 1441 quando “in pleno consilio” venne proposta l’edificazione di un nuovo palazzo comunale, ma il progetto definitivo prese forma solo nel giugno 1448, quando Lionello presentò al Consiglio un suo disegno innovativo (definito nei documenti “unum exemplum notabile”) che ottenne l’approvazione di ventitré consiglieri.

L’edificio si caratterizza per la sua struttura a due piani con rivestimento a fasce alternate di pietre rosa e bianche, dieci arcate nella parte inferiore e una balconata centrale con trifore laterali nella parte superiore. Particolarmente pregevole è la pentafora sul lato settentrionale, arricchita da una cornice a dentelli e tondi in pietra raffiguranti scene religiose come l’Annunciazione e bassorilievi degli evangelisti. La prima riunione del consiglio cittadino nell’edificio completato si tenne nel 1455, un anno prima del suo completamento ufficiale nel 1456. Nel corso dei secoli la Loggia ha subito diverse modifiche, tra cui importanti lavori di decorazione della facciata nel 1548 su disegno di Giovanni da Udine, fino a diventare il simbolo indiscusso della città friulana.
Duomo di Udine
La Cattedrale di Santa Maria Annunziata, comunemente nota come Duomo di Udine, è un monumento nazionale dal 1940. La sua costruzione iniziò nel 1236 per volere del patriarca Bertoldo di Andechs-Merania sul luogo dove sorgeva una chiesa dedicata a San Girolamo. Inizialmente dedicata a Sant’Odorico e progettata secondo modelli francescani, la chiesa fu consacrata nel 1335 dal patriarca Bertrando di Saint Geniès con il titolo di “Santa Maria Maggiore”, per poi assumere definitivamente il titolo di Annunziata nel 1735.

L’edificio ha subito numerose trasformazioni nel corso dei secoli: gravemente danneggiato dal terremoto del 1348, fu restaurato dal maestro veneziano Pierpaolo dalle Masegne che modificò il rosone della facciata; nel Settecento subì una radicale “riforma” barocca affidata all’architetto veneziano Domenico Rossi, che tra il 1714 e il 1717 trasformò l’aula gotica sostituendo le volte a crociera della navata centrale con un’unica volta a botte e creando un’illusione di edificio a cinque navate attraverso le cappelle laterali comunicanti. Nella facciata romanico-gotica in mattoni spicca il Portale della Redenzione, prezioso elemento che richiama importanti temi cristiani.
Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo

All’interno del Palazzo Arcivescovile si trova il Museo Diocesano, famoso soprattutto per le Gallerie del Tiepolo, che conservano uno dei nuclei più importanti di affreschi realizzati dal grande pittore veneziano Giambattista Tiepolo. La collezione, che comprende circa 700 opere dal XII al XIX secolo, è organizzata in quattro sezioni espositive che valorizzano il ricco patrimonio storico-artistico proveniente dal territorio diocesano.
Il percorso museale si articola attraverso ambienti di straordinario valore: si inizia dallo Scalone d’onore con la “Caduta degli angeli ribelli” (1726) di Tiepolo, per proseguire nella Sala Rossa con “Il Giudizio di Salomone” (1729) e culminare nella sfarzosa Galleria degli Ospiti, decorata con le “Storie dei patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe” (1727-1728). Oltre ai capolavori tiepoleschi, il museo vanta una notevole collezione di sculture lignee, tra cui spiccano la raffinata “Santa Eufemia” (1350), la “Pala d’altare” (1488) di Domenico da Tolmezzo e il “Redentore” di Giovanni Martini, insieme a preziose oreficerie, vetri dipinti della Collezione Ciceri e una ricca pinacoteca.
“Mimmo Jodice. L’enigma della luce” al Castello di Udine
Il Castello di Udine ospita fino al 4 novembre 2025 la straordinaria mostra “Mimmo Jodice. L’enigma della luce“, un’esposizione che celebra oltre cinquant’anni di carriera di uno dei più influenti maestri della fotografia italiana contemporanea.
Allestita nel suggestivo Salone del Parlamento e nelle sale attigue della Galleria Arte Antica, la mostra presenta 140 fotografie realizzate dal maestro napoletano tra il 1964 e il 2015, offrendo ai visitatori un’immersione completa nel suo universo artistico.
Curata da Silvia Bianco, Alessandra Mauro e Roberto Koch, in collaborazione con Angela Salomone Jodice, Barbara Jodice e Suleima Autore, l’esposizione si sviluppa come un percorso tematico che esplora le molteplici sfaccettature dell’opera di Jodice. Nato a Napoli nel 1934, l’artista ha iniziato la sua carriera come autodidatta nel disegno e nella pittura, per poi dedicarsi completamente alla fotografia, trasformandola da mezzo descrittivo a potente strumento creativo.
Il percorso espositivo si articola in diverse sezioni tematiche che evidenziano gli aspetti più significativi della ricerca artistica di Jodice. La prima area è dedicata alla sua sperimentazione tecnica, alle lunghe ore trascorse in camera oscura e al caratteristico equilibrio tra bianco e nero, scelta espressiva prediletta dall’artista per la sua autenticità e potenza comunicativa. Seguono le sezioni dedicate alle città, con particolare attenzione a Napoli e a un interessante nucleo di fotografie realizzate a Trieste nel 1985, oltre a scatti che si spingono oltre i confini nazionali.

Di particolare rilievo è la serie “Eden” (1995), presentata integralmente nei suoi 44 scatti, dove la natura morta diventa critica silenziosa alla violenza del desiderio e alla costruzione artificiale dei bisogni contemporanei. Il percorso si conclude con una sezione dedicata al mare, elemento fondamentale nell’immaginario di Jodice, simbolo di silenzio e orizzonte interiore.
Come sottolineano i curatori, Jodice è “un viaggiatore incantato” che non scatta immediatamente, ma attende il manifestarsi della meraviglia, creando immagini che trascendono la semplice documentazione per diventare “antichi oracoli sibillini”. La sua ricerca artistica ha attraversato diverse fasi: dalle sperimentazioni concettuali all’attenzione per le crisi sociali, dal racconto del patrimonio culturale italiano all’indagine sui frammenti della nostra storia, collaborando con artisti del calibro di Andy Warhol, Sol LeWitt, Joseph Beuys, Jannis Kounellis e Alberto Burri.
Per arricchire l’esperienza dei visitatori, i Civici Musei di Udine hanno organizzato visite guidate con degustazione ogni giovedì alle 18:00, con prenotazione obbligatoria e un massimo di 25 persone per gruppo. Inoltre, è prevista un’offerta didattica specifica per le scuole primarie e secondarie. Da segnalare anche la convenzione che permette ai possessori di biglietti per le partite dell’Udinese di usufruire di un ingresso ridotto per visitare la mostra e i Musei del Castello.
La mostra è aperta da martedì a domenica dalle 10:00 alle 18:00, con chiusura il lunedì. Un’occasione imperdibile per scoprire l’opera di un artista che ha fatto della fotografia un linguaggio artistico a pieno titolo, esplorando l’enigma della luce attraverso uno sguardo capace di cogliere la poesia nascosta nella realtà.
Esperienze Indimenticabili nei dintorni di Udine
La provincia di Udine offre numerose attrazioni che meritano una visita, trasformando un soggiorno nella città friulana in un’esperienza ricca di scoperte culturali e naturalistiche. A pochi chilometri dal centro cittadino si aprono paesaggi variegati e borghi storici che raccontano secoli di storia e tradizioni.
Vivere la città
Oltre ai principali monumenti, perdersi tra le vie del centro storico di Udine è un’esperienza affascinante. Si possono scoprire angoli nascosti, palazzi storici meno noti ma di grande bellezza, e le caratteristiche rogge che attraversano la città. Non mancano gallerie d’arte e botteghe artigiane. Per un’esperienza più innovativa, “Belpaese Express” propone un nuovo concetto di visita turistica: un gioco interattivo all’aria aperta che trasforma l’esplorazione della città in un’avventura coinvolgente. Utilizzando solo uno smartphone e una connessione internet, i partecipanti possono “viaggiare nel tempo” e scoprire Udine attraverso sfide e indovinelli.
Gli sportivi possono approfittare della visita allo stadio cittadino, apprezzato per l’ampia disponibilità di parcheggio e l’ottima visuale grazie alla vicinanza del campo. Un’esperienza particolarmente suggestiva è la salita al Castello di Udine, che regala una vista panoramica a 360° sul centro città e sulle montagne circostanti.
Immergersi nella natura

Per chi invece desidera esplorare la natura ed immergersi in paesaggi mozzafiato, Udine rappresenta un ottimo punto di partenza per escursioni verso località di grande interesse.
Le Valli del Natisone, con i loro paesaggi incontaminati, rappresentano un paradiso per gli escursionisti. I sentieri che attraversano boschi rigogliosi conducono a luoghi di interesse come il Santuario di Castelmonte, uno dei più antichi luoghi di pellegrinaggio del Friuli, situato su una collina che offre viste panoramiche mozzafiato.
Per gli amanti della natura, i Laghi di Fusine rappresentano una destinazione magica. Situati nel comune di Tarvisio, sotto il monte Mangart e a pochi chilometri dal confine con la Slovenia, questi due laghetti di origine glaciale (Lago Superiore e Lago Inferiore) sono caratterizzati da acque cristalline e si trovano nell’area protetta del Parco naturale dei Laghi di Fusine. La loro bellezza naturale offre un’esperienza rigenerante in ogni stagione dell’anno.
Il Lago di Cavazzo, noto anche come Lago dei Tre Comuni, è il più grande lago naturale del Friuli Venezia Giulia. Con le sue acque cristalline, offre opportunità di relax e attività all’aria aperta come nuoto, canottaggio e passeggiate panoramiche lungo le rive ben attrezzate con aree di sosta e punti di osservazione.
Gastronomia locale
Oltre alle visite culturali, Udine offre una vasta gamma di esperienze per tutti i gusti. Udine è il punto di partenza ideale per esplorare le colline circostanti, costellate di cantine dove degustare il Friulano, il Ribolla Gialla, il Refosco dal Peduncolo Rosso e molti altri vini locali, magari accompagnati dal formaggio di Pezzata Rossa Italiana. A pochi chilometri da Udine, i comuni di Buttrio e Pavia di Udine offrono esperienze autentiche che completano perfettamente un itinerario nella regione friulana. Buttrio, conosciuta come “Città del vino”, si distingue per la sua vocazione enologica e il ricco patrimonio culturale. Pavia di Udine offre invece un affascinante itinerario storico-artistico incentrato sulle ville venete, testimonianza dell’influenza veneziana in questo territorio
La Fattoria di Pavia
L’esperienza gastronomica alla Fattoria include la degustazione di un’ampia varietà di prodotti di produzione propria, dai salumi ai formaggi misti, dalle verdure di stagione ai piatti caldi come gnocchi fatti in casa, frittata e hamburger di Pezzata Rossa Italiana, concludendo con il rinomato gelato fiordilatte prodotto in loco. Il locale, rustico ma accogliente, dispone di un negozio adiacente dove è possibile acquistare i prodotti dell’azienda agricola. Un’esperienza particolarmente apprezzata dai visitatori è il pranzo o la cena in questo ambiente familiare, dove la qualità dei prodotti a km zero si unisce alla cordialità del servizio, creando un’immersione autentica nella tradizione enogastronomica friulana.
Per gli appassionati di enogastronomia che visitano la zona di Udine, un tour alla Fattoria di Pavia rappresenta un’immersione autentica nella cultura rurale friulana, dove tradizione e innovazione si fondono per creare un’esperienza memorabile all’insegna della sostenibilità e del gusto genuino.
Cascina Lavaroni
Cascina Lavaroni, situata a Buttrio a circa 12 km a sud-est di Udine, è un’azienda vitivinicola che incarna l’essenza della tradizione enologica friulana. Fondata negli anni ’50 da Giulio Lavaroni, oggi l’azienda si estende su 8 ettari di terreno a spiccata vocazione vitivinicola ed è gestita dal figlio Marcello, che ha ereditato la passione paterna per la viticoltura. La produzione vinicola di Cascina Lavaroni proviene dalle prestigiose zone D.O.C. dei Colli Orientali del Friuli, dando vita a vini genuini, ricchi di personalità e gradevolezza.
Nel corso degli anni, l’azienda ha ampliato la propria offerta con la ristrutturazione e l’apertura di un ristoro e alloggio agrituristico, dove l’accoglienza familiare dei Lavaroni fa sentire gli ospiti come a casa. Un importante riconoscimento è arrivato nel 2023 con l’ottenimento della certificazione biologica per i vini prodotti, testimonianza dell’impegno dell’azienda verso pratiche agricole sostenibili. I visitatori possono partecipare a degustazioni guidate, esplorare i vigneti e scoprire il processo di vinificazione, immergendosi completamente nell’atmosfera autentica di questa realtà agricola friulana che rappresenta un perfetto connubio tra tradizione e innovazione sostenibile.

La Fattoria

Castello di Udine

Galleria d’Arte Antica – Mostra “L’enigma della Luce”

Cascina Lavaroni

Cattedrale di Udine
La Fattoria Ss, Via Lovaria 48/C, Pavia di Udine (UD)
Agrituristico Cascina Lavaroni, Via Peruzzi, 24, 33042 Buttrio UD
Agrituristico Cascina Lavaroni, Via Peruzzi, 24, 33042 Buttrio UD