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Stinco con cotenna

Prezzo al kg: €23,60

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Stinco con cotenna di Prosciutto San Daniele Prolongo dop

Pezzatura: 2,4-2,7kg

La parte dello zampetto, più morbida e delicata.

Il prosciutto disossato e confezionato si conserva in frigorifero fino a 6 mesi. Una volta aperto si conserva in frigorifero (da +4° a +7°), con un panno umido o pellicola sottile sul taglio.

 

Produttore

Prosciuttificio Prolongo

Arrivando a San Daniele del Friuli la prima cosa che si scorge da lontano è la collina su cui il paese di adagia, con…

Territorio

San Daniele del Friuli

Il paese si arrampica sui colli, a un’altitudine di 252 m s/m, si trova al centro del friuli, a metà strada tra le Pr…

Abbinamenti

Pane, vino, pasta e minestre

Pane, grissini, vino secco, frutta. Ideale con paste, gnocchi, crêpes e minestre di verdura o di fagioli.

Produttore

Prosciuttificio Prolongo

Arrivando a San Daniele del Friuli la prima cosa che si scorge da lontano è la collina su cui il paese di adagia, con…

Territorio

San Daniele del Friuli

Il paese si arrampica sui colli, a un’altitudine di 252 m s/m, si trova al centro del friuli, a metà strada tra le Pr…

Abbinamenti

Pane, vino, pasta e minestre

Pane, grissini, vino secco, frutta. Ideale con paste, gnocchi, crêpes e minestre di verdura o di fagioli.
  • La parte dello zampetto, più morbida e delicata.

    Peso indicativo: 2,4 – 2,7 kg.

    Il prosciutto disossato e confezionato si conserva in frigorifero fino a 6 mesi. Una volta aperto si conserva in frigorifero (da +4° a +7°), con un panno umido o pellicola sottile sul taglio.

    Si taglia a mano o meglio ancora con l’affettatrice, pulendolo man mano dalla cotenna.

    La cosa migliore è gustarlo così, da solo, tagliato a fette sottili e accompagnato con grissini o pane e magari un buon vino bianco secco come il Sauvignon o il Friulano. Si abbina bene anche con fichi, melone, kiwi, mela, uva e pere. Da rifiutare invece l’abbinamento con i sottaceti: il loro sapore aspro mortifica la dolcezza e il profumo del prosciutto. Tagliato a striscioline o a pezzetti diventa l’ingrediente speciale di condimenti per paste, gnocchi, crêpes e minestre di verdura o di fagioli.

    Un’idea in più per un antipasto diverso: accompagnate il prosciutto tagliato a fette con della polentina tenera.

     

  • Quei microscopici granuli di una certa consistenza che a volte si trovano nel bel mezzo del magro, non sono granelli di sale ma semplici ed innocui cristalli di tirosina, una sostanza naturale che deriva dall’invecchiamento delle proteine ed è un autentico certificato di lunga stagionatura.


Produttore

Arrivando a San Daniele del Friuli la prima cosa che si scorge da lontano è la collina su cui il paese di adagia, con il caratteristico campanile che svetta su un cielo adornato dalle montagne. È proprio qui che è nato e cresciuto nostro nonno, Giovanni Prolongo… ed è qui che ha realizzato il suo sogno più profondo: creare un prosciutto unico, il suo Prosciutto di San Daniele.

Giovanni fin da giovane iniziò a lavorare come norcino per le famiglie della zona imparando così un mestiere che è poi diventato tutta la sua vita. Andava di casa in casa guadagnando così i primi soldi. A 19 anni tuttavia ebbe una paga molto speciale. Un giorno lavorò proprio per il fotografo del paese che, come compenso per un’intera giornata di impiego gli scattò e regalò una foto mentre era all’opera a realizzare prosciutti e salumi vari. A quell’epoca, nel 1931, avere una propria fotografia era una vera rarità. Quella stessa foto è appesa oggi in Prosciuttificio.

Quando guardiamo quell’immagine storica ammiriamo i lineamenti del viso del nonno. I suoi tratti gentili ma al contempo decisi ci permettono di far riaffiorare la sua anima di uomo caparbio e lungimirante. Un abile artigiano colmo di passione. Lavorò molti anni come semplice operaio sotto padrone, prima per un azienda alimentare di paese che faceva dalla torrefazione del caffè alla produzione degli insaccati e poi per un salumificio più grande con sede a Casatenovo in Brianza. Per un lungo periodo ha infatti sacrificato la vicinanza alla famiglia nell’intento di guadagnare qualche lira in più.


Territorio

Il paese si arrampica sui colli, a un’altitudine di 252 m s/m, si trova al centro del friuli, a metà strada tra le Prealpi Carniche e il Mare Adriatico. Grazie anche al particolare microclima del territorio, la cittadina di San Daniele del Friuli è nota in tutto il mondo per il suo prosciutto dal gusto inimitabile, e fa del turismo enogastronomico la sua forza.
Oltre al prosciutto, un altro prodotto gastronomico protagonista del territorio è la trota, chiamata la “regina” di San Daniele, allevata nelle acque limpide del fiume Tagliamento.
Immerso in un paesaggio collinare, l’ambiente è ricco di corsi d’acqua e di laghi, con vasti boschi di latifoglie e radure a prato, che donano una bellezza naturale al panorama.

Abbinamenti

La cosa migliore è gustarlo così, da solo, tagliato a fette sottili e accompagnato con grissini o pane e magari un buon vino bianco secco come il Sauvignon o il Friulano. Si abbina bene anche con fichi, melone, kiwi, mela, uva e pere. Da rifiutare invece l’abbinamento con i sottaceti: il loro sapore aspro mortifica la dolcezza e il profumo del prosciutto. Tagliato a striscioline o a pezzetti diventa l’ingrediente speciale di condimenti per paste, gnocchi, crêpes e minestre di verdura o di fagioli.

Un’idea in più per un antipasto diverso: accompagnate il prosciutto tagliato a fette con della polentina tenera.